CASERTA. PRESSO LA SALA CONVEGNI DELLA PARROCCHIA DEL ‘BUON PASTORE’, CONCLUSO DAL DIRETTORE, DON ANTONELLO GIANNOTTI, E DAI DOCENTI, PROFF. FRANCO GALEONE E MARIA ROSARIA FAZIO, IL CORSO INTENSIVO DI LINGUA EBRAICA.

 di Paolo Pozzuoli

 

In quattro tempi distinti e separati, di particolare intensità, di grande emozione, di forte partecipazione ed assoluta condivisione, la chiusura del Corso di “ebraico biblico” (primo livello), attuato e condotto presso la sala convegni della Parrocchia del ‘Buon Pastore’ da due docenti – l’uno per la lingua, l’altra per la mistica – che per fede, dottrina, cultura, preparazione, simpatia, affettuosità, disponibilità, carisma, onestà morale ed intellettuale, non hanno bisogno di presentazione: Franco Galeone e Maria Rosaria Fazio. Il Corso, intensivo, sia per quanto riguarda la durata (dedicate soltanto due ore settimanali, ogni martedì pomeriggio) che per i contenuti (conoscenza della lingua ebraica: alfabeto, morfologia, sintassi, grammatica; avviamento alla lettura di brani biblici e salmici; canti popolari e liturgici ebraici). Oltre le più rosee aspettative, trattandosi di una fase – come dire – sperimentale, il risultato finale del Corso che ha rappresentato la novità didattica dell’anno non solo nella nostra provincia. Ed il merito va equamente diviso fra i docenti, dalla pazienza certosina, sempre pronti a soddisfare le esigenze degli allievi e questi ultimi, davvero diligenti, assidui e felici di poter apprendere i primi rudimenti di una lingua da sempre considerata ostica. Particolarmente emozionante, in un’atmosfera austera e solenne, la consegna degli attestati di partecipazione al corso – di foggia artistica e pregiata con i caratteristici simboli della storia ebraica (Predomina il “Magen David”: nella parte centrale sono chiari ed evidenti sia il Rotolo della Torah che il Tallit, scialle di preghiera, indumento rituale ebraico indossato dai rabbini, conosciuto come il Sigillo di Re Salomone, segno umanissimo di regalità, Simbolo di Luce, circondato dai vv. 24-25-26 del cap.6 del Libro dei Numeri; che, essendo delle benedizioni, rendono il messaggio universale e senza tempo; è la benedizione che viene data ad Aronne ed ai figli, importante, perché attesta che la Presenza di Dio è possibile attraverso la santità del popolo: solo se il popolo è santo, Dio può essere presente in mezzo a loro; ancora, al centro dell’ “attestato di partecipazione” sono impresse le parole che significano “buona fortuna), validi ai fini di eventuali crediti formativi – agli allievi Rosa Carfora, Antonio Conte, Anna Cicia, Teresa Cizzarella, Stefano D’Alessandro, Clara Dettori, Rossella Orsitto, Mariarosaria Perrone, Marianna Pignata, Pia Saetta, Fiammetta Severino, Maria Grazia Tranquillo, Maria Valletta, da parte del direttore, don Antonello Giannotti. Intensa e di grande effetto la partecipazione alla celebrazione dell’Eucaristia cattolica in lingua ebraica, resa ancora più vibrante dai canti, parimenti in ebraico. Altro momento significativo, il terzo, che contemplava la visita alla Sinagoga di Napoli. Un momento importante che ha consentito ai corsisti di avvicinare e cominciare a prendere contatto e confidenza con quei fratelli contro i quali, in epoca non sospetta, c’è stato un accanimento persecutorio senza precedenti, tale da poter affermare e sostenere che le persecuzioni, le deportazioni, le angherie e quant’altro attuato dai nazisti contro gli ebrei durante l’ultima guerra mondiale del secolo scorso, le sole finora a noi note, sono poca cosa rispetto a quanto praticato dalla Chiesa di Roma e che un poco alla volta sta emergendo, venendo alla luce. E poi … poi, dopo tanta applicazione, dopo tanto impegno e tanta mistica, una ventata di allegria con tanto calore, tanto colore e tanto appetito davanti ad una fumante ed invitante pizza che ha suggellato la conclusione del Corso.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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