CASERTA: PADRE FEDERICO LOMBARDI ALLA CERIMONIA DELLA 9^ EDIZIONE DEL PREMIO “BUONE NOTIZIE”

Il Direttore della Sala Stampa del Vaticano presente con illustri giornalisti e Pellegrini ex Presidente dell’Inter

CASERTA L'ex Presidente dell'Inter, Ernesto Pellegrini, fra un tifoso nerazzurro e il giornalista Luigi FerraiuoloCASERTA La rappresentanza dell'Ic di Macerata Campania riceve dal sindaco Marino il Premio B.N.-GiovaniCASERTA L'esponente dell'Ic Don Bosco di Marcianise ringrazia per il riconoscimento ottenuto

Il Premio BUONE NOTIZIE-GIOVANI attribuito ex aequo agli IIcc di Macerata C. e al Don Bosco di Marcianise

 

CASERTA (Raffaele Raimondo) – Splendida 9a Edizione del Premio BUONE NOTIZIE promosso dall’Associazione Stampa della provincia di Caserta e dall’UCS (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della diocesi del capoluogo. La bella cerimonia di premiazione s’è snodata nella fredda serata di sabato 21 gennaio in un’atmosfera però di grande calore favorita dalla brillante conduzione dei giornalisti Luigi Ferraiuolo e Michele De Simone in “perfetta” intesa ideale ed organizzativa. Per la circostanza sono giunti in città autorevoli personalità del mondo nazionale e internazionale dell’informazione: il direttore della Sala-stampa vaticana, padre Federico Lombardi, il corrispondente del quotidiano francese Libération, Eric Jozsef, la giornalista Mediaset, Safiria Leccese, il fotografo del Papa, Arturo Mari, e l’imprenditore Ernesto Pellegrini ex presidente dell’Inter. Incisive e perfino gustose le testimonianze rese dagl’importanti ospiti durante una sequenza di interventi amabilmente sollecitati dai due predetti coordinatori. Si farebbe torto a ciascuno di loro, sia sintetizzando forzosamente i discorsi, sia optando per uno dei tanti aneddoti narrati o delle linee di principio sostenute. Allora ci limitiamo a dire che ogni personaggio ha dato,  toto corde, un contributo profondo alla logica stessa sulla quale il Premio BUONE NOTIZIE è nato nel 2009: valorizzare un’informazione di qualità, orientata a privilegiare il meglio del protagonismo umano individuale e collettivo, con un’evidente apertura alla dimensione religiosa dell’universo cattolico. Al centro del tavolo di presidenza il vescovo, mons. Giovanni D’Alise; in prima fila il sindaco Carlo Marino cui è stato affidato il compito di consegnare i riconoscimenti attribuiti alle due istituzioni scolastiche che hanno meritato di vincere, ex aequo, la 2a edizione della Sezione GIOVANI: l’Istituto comprensivo (Ic) di Macerata Campania, guidato dalla dirigente Carmen Mascolo, (“per l’idea geniale di raccontare, anche se con pochi mezzi, l’albero come patrimonio ambientale della propria comunità” attivata dagli allievi della classe 3^ A del plesso di Via Gramsci) e l’Ic Don Bosco di Marcianise (“per la completezza del racconto e l’idea dell’inchiesta sul patrimonio ambientale” mostrate dagli studenti delle classi 3e C, F, H della secondaria di 1° grado). Gremita, dall’inizio e fino al monito conclusivo di mons. D’Alise, la sala della Biblioteca del Seminario vescovile: tantissimi e di ogni età e condizione sociale i casertani che hanno voluto seguire, attimo per attimo, le ben congegnate fasi della manifestazione durata quasi tre ore che sono volate per l’enorme interesse sucitato; prestigiose, inoltre, le partecipazioni di esponenti del comparto giornalistico campano, da Ermanno Corsi ad Ottavio Lucarelli, da Armando Borriello a Franco Tontoli, da Beatrice Crisci ad Enzo Battarra e molti altri ancora che poche ore prima (Anna Giordano, Alberto Zaza D’Aulisio, Carlo Desgro, Paolo Pozzuoli, Antonio Arricale…) avevano preso parte alla Santa Messa celebrata dal vescovo per la festosa ricorrenza di San Francesco di Sales, patròno dei giornalisti.

Particolarmente emozionante il saluto di ringraziamento pronunciato dall’ex presidente dell’Inter, Pellegrini, con grande gioia salutato da clubs nerazzurri che gli hanno consegnato una maglietta-ricordo: l’imprenditore (sotto la cui gestione calcistica i tifosi osannarono , nella stagione 1988/89, la conquista del 13° scudetto, definito “dei record”, e che lasciò l’incarico dopo la seconda Coppa Uefa vinta battendo in finale la Roma nel 1994) si è finanche commosso nel momento in cui ha spiegato la nascita del ristorante Ruben, nell’ambito di un progetto, vivo ancora oggi, che “si propone di aiutare le tante persone che si trovano in condizione di temporanea difficoltà economica e sociale”). Egli, alla testa di un’impresa che tuttora dà lavoro a 8.500 dipendenti, ha saputo indicare una via di impegno ammirevolmente attenta alle necessità dei bisognosi. Certo, un indovinatissimo innesto nella ratio che presiede al giocondo cammino del Premio BUONE NOTIZIE: “altra cosa”, se considerato a confronto con certi trends con cui facili fonti massmediatiche lanciano sovente la volata a pessime strumentalizzazioni di fatti e fenomeni della nostra contemporaneità

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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