Caserta-L’Arcivescovo di Capua S.E. Visco ricorda Teresa Musco
CASERTA. STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE DI SACERDOTI E FEDELI, IERI, NELLA CATTEDRALE DOVE S. ECC. MONS. SALVATORE VISCO, ARCIVESCOVO DI CAPUA, HA PRESIEDUTO LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA IN RICORDO  DEL 37° ANNIVERSARIO DEL RITORNO ALLA CASA DEL PADRE DI TERESA MUSCO.
Da trentasette anni Teresa Musco vive accanto al Signore nel posto che le venne assegnato e dal Paradiso veglia su di noi e continua a pregare per noi. Quaggiù è viva nei suoi sacerdoti per i quali ha cercato la santificazione, in coloro che l’hanno conosciuta, in quanti altri hanno appreso delle sue virtù ed in tutte le anime per le quali ha invocato la salvezza al Padre celeste. Potrebbe essere questa la sintesi della S. Messa di ieri, in ricordo, nella Cattedrale, presieduta nella Cattedrale da S. Ecc.Mons. Salvatore Visco, Arcivescovo della Diocesi di Capua, concelebrata – ci scusiamo per eventuali omissioni – da don Franco Amico, don Andrea Campanile, don Enzo Carnevale, don Salvatore Gravina, don Giuseppe Milazzo, don Primo Poggi, don Luigi Quaglia (c’erano anche don Giuliano Lilli, ilParroco di S. Maria Ausiliatrice in Roccaravindola, la Chiesa dove anni or sono si verificò uno straordinario prodigio, famosostorico e poliautore, e don Luigi Maria Marone parroco dellaChiesa S. Antonio di Padova in Omignano Scalo, teologo con specializzazione in mariologia, fondatore dell’Associazione ‘figli della Divina Passione’, nella veste – questa volta – di direttore di una straordinaria ed inimitabile corale composta da Antonelloalla chitarra, Adriano, Anna, Mario, Nadia, Onorato, Rosa che ha eseguito speciali canti sacri), la partecipazione dei diaconiDomenicantonio Marsciano ed Emilio Cioffi da Roccaravindola, autore del testo e musica del canto “SEMPLICEMENTE†per Teresa Musco, e la presenza dei giovani seminaristi Sebastiano Giraldo e Gabriele La Marca. Dai numerosi fedeli provenienti anche da altre province e regioni che hanno gremito la Cattedrale e vissuto momenti pregni di particolare intensità per comunione e dottrina si sono levati applausi spontanei e sentiti all’indirizzo di S. Ecc. Mons. Visco sia nel corso dell’omelia che alla fine della celebrazione eucaristica.“Nell’anniversario della morte di Teresa Musco, la santa morta dopo una vita fatta di ascolto della volontà di Dio nella sua esistenza, eleviamo la preghiera al Signore per il nostro Vescovo in questo momento di sofferenza†ha pronunciato Mons. Visco nella prefazio. Poi, all’omelia, dopo aver illustrato le pagine del Vangelo del giorno e messo in grande evidenza che “oggi, per i momenti di tensione che si vivono e che spingono il popolo ad allontanarsi da Dio, esiste un logico collegamento fra fedeltà e tradimento (anche nella nostra Chiesa viviamo a volte momenti di fedeltà ed altre di abbandono); ma, <un uomo senza Dio> – come disse Benedetto XVI – <diventa meno uomo>; Dio è geloso e non accetta compromessiâ€. “Non possiamo parlare di santità pubblica di Teresa†– ha evidenziato Sua Eccellenza – “perché la Chiesa non si è ancora pronunciata; rileviamo peròl’attaccamento al Signore, l’obbedienza ai sacerdoti, la vicinanza ai poveri, ai diseredati, agli ammalati: morte santa, vita santa e quello che resta è il bene che facciamo aprendo il cuore allo Spirito Santoâ€. Nelle parole di don Franco Amico – il sacerdote, padre spirituale, che è stato vicino a Teresa, ha partecipato alle sue sofferenze, l’ha accompagnata nei diversi ospedali, ha raccolto  la testimonianza dei vari specialisti e luminari di chirurgia e medicina anche legale, è ancora provato dal sangue che rigava il bel volto del Bambinello e delle vesti delle altre immagini sacre che impreziosivano l’umile ma linda casa di Teresa al n. 24 di Via Battistessa – nell’intervento finale di preghiera al Signore e di ringraziamento a Mons. Visco abbiamo colto un sacro passaggio di testimone, una comunione di conoscenza e di intenti fra il compianto Mons. Bruno Schettino ed il successore, Mons. Salvatore Visco, che ci piace ricordare.S. Ecc. Mons. Bruno Schettino rammentava spesso di essersi recato a casa di Teresa quando era ancora giovane sacerdote, a Nola, e di avere lì incontrato, per la prima volta, don Franco Amico, cui “ha augurato lunga vita sia per portare a compimento il suo delicato ministero sia per coronare il sogno di assistere alla beatificazione di Teresa Muscoâ€. Ora don Franco, prima della benedizione di Sua Eccellenza e della recita della preghiera diTeresa, nel ringraziare “il Signore che ci fa toccare con mano che voi tutti, con la vostra  numerosa presenza, rappresentate per tutti noi incoraggiamento ed evidenziate che il messaggio del Signore, attraverso Teresa, diventa più sostenibile†ha ricordato e confidato, dopo aver ringraziato il Signore e prima di ringraziare l’Arcivescovo, il primo incontro con Mons. Visco. ARoccaravindola, nella Chiesa “S. Maria Ausiliatrice†di cui è parroco don Giuliano Lilli. “Eccellenza, ho un libro di Teresa, lo gradisce?â€. “Avutone l’assenso†– ha continuato don Franco –“presi il libro dall’auto e, nel porgerglielo, Sua Eccellenza mi fece una confidenza: <Sono convinto che in Teresa Musco ci sono tanti motivi di santità >â€. “Ed ecco che, oggi†– ha concluso don Franco – “la presenza del nostro Vescovo di Capua ha dato valore a quanto confidatomi; siamo sempre in attesa che dalTribunale della Chiesa dov’è stata avviata di nuovo la causa di beatificazione ci siano risposte positive accompagnate dalla nostra preghiera che accumuna anche il Vescovo Farina che ha fatto tanto; da parte mia, ricorderemo le persone che sono state testimoni delle sofferenze di Teresa; preghiamo per il Papa, per i nostri Vescovi che siano sempre all’altezza dell’alto ministero cui sono stati chiamati per guidarci nella fede; andiamo avanti con coraggio, non possiamo avere pretese ma siamo docili perché prima o poi – ne sono convintissimo – le particolari presenze di Gesù e di Maria sono tali da illuminare i giudiciâ€.
Paolo Pozzuoli