Caserta. L’ALT(R)O TEATRO

L’ALT(R)O TEATRO

Via Eleuterio Ruggiero, 93 – 81100 Caserta    

Tel 333.3556525 – 349.8025853 – 0823.424108                                                                                     

  

L’Alt(r)o Teatro, due serate di poesia a teatro con Giovanni Gallo

“Dante non è prodotto da vendere”: questo il titolo della prima delle due serate di poesia a teatro che Giovanni Gallo proporrà domani venerdì 15 giugno alle ore 21 a L’Alt(r)o Teatro in via Ruggiero 93 a Caserta. L’ingresso è libero.

Gallo presenterà dalla Divina Commedia “quel che gli uomini più non dicono”: “fatti non foste a viver come bruti…” dal XXVI canto dell’Inferno, “ahi serva Italia…” dal VI canto del Purgatorio e “in vesta di pastor lupi rapaci…” dal XXVII canto del Paradiso.

La seconda serata è prevista per venerdì 22 giugno sempre alle ore 21. Sul tema dell’irriducibilità della poesia, Giovanni e Saverio Gallo presenteranno “La poesia nasce da un vento mentale, un demone che ama l’orlo dei pozzi, brucia il sangue, rompe gli stili”, da poeti scelti (Catullo, Dante, Leopardi, Baudelaire, Rimbaud, Neruda, Lorca, Ferré, Brel, De André, Ciampi e altri). Alla chitarra Alfonso Losanno. L’ingresso sarà con biglietto.

Info: 333 3556525, 0823 424108 o presso Sartoria “Mani di Fata”, via Rossi 5 a Caserta.

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NOTE SUGLI SPETTACOLI

La Cultura, oggi, è offesa e impoverita da perverse logiche di mercato, tese a creare miti inconsistenti e deleteri, strumenti occulti di una divulgazione d’ignoranza premiata e consacrata.

La Poesia è avventura linguistica, navigare nell’Oceano linguistico come Ulisse sulla nave di Omero, attraversare la lingua come il mare in tempesta, sapendo da dove si parte, ma ignorando i possibili approdi, oltrepassando i confini conosciuti e sfidando difficoltà e insidie.

Poesia è la volontà raffinata di esplorare e sperimentare con l’atteggiamento di chi, provando, modifica e innova. La poesia, dunque, nasce da un vento mentale, da un potere misterioso, uno spirito occulto, un demone, che “ama l’orlo dei pozzi, brucia il sangue, rompe gli stili” come diceva Garcia Lorca.

La Poesia, però, non è solo qualcosa di istintivo, come superficialmente e consumisticamente talvolta si afferma. Se la suggestione delle emozioni e il fluire appassionato delle immagini creano un rapporto immediato con il lettore, ciò è dovuto alla straordinaria capacità del poeta di esprimere sentimenti universali con un linguaggio incisivo e pregnante, un linguaggio anch’esso universale che tutti possono cogliere. La Poesia è costruzione, composizione colta, appassionata che si eleva su vette inaccessibili al “Pensiero Unico” e astratto che vuole piegate a sé le differenze annullandole. Ognuno di noi ha in sé un piccolo grande poeta a cui non siamo abituati: ed è a questa parte che la poesia si rivolge.

Presentare, poi, ad alta voce la Poesia, davanti ad un pubblico, implica tante particolarità, dea delle quali è il fatto che ci si rivolge, non più solo all’organo della vista, ma anche e principalmente a quello dell’udito.

Qui lo sforzo dell’attore o è recitare (cioè ripetere bene lo scritto) o è sforzo poetico (cioè creativo).

Tali solo alcuni dei mille motivi per cui la Poesia non cede al senso comune, all’omologazione, alla norma. Essa è sovversiva, irriducibile. Non è roba da Mercato o da Libero Mercato. Altro vento spira nei liberi territori della Poesia.

Restituirla, insieme alla Cultura, al suo ruolo è l’ardito compito che questi eventi propongono.

L’Alt(r)o Teatro Comunicazione

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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