Caserta-La Lab chiede agevolazione per gli allevatori bufalini
-        Ministero dell’Economia
                 Roma
-Â Â Â Â Â Â Â Â Agenzia delle Entrate
          di Caserta
-        Equitalia  S.p.A.
Concessionaria di Caserta                  Â
-        Prefettura  di Caserta
-Â Â Â Â Â Â Â Â Camera di Commercio
       di Caserta
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Indubbiamente ai nostri giorni la pubblicità di un prodotto gioca un ruolo importante, se non fondamentale, per la sua “esplosione†commerciale. Altrettanto evidente appare, pertanto, come necessaria, un’azione di ulteriore modernizzazione, e sanificazione degli allevamenti bufalini dai quali origina il latte, poi trasformato in mozzarella di bufala.
Si capisce, cioè, come la tracciabilità , intesa quale possibilità , per il consumatore di conoscere l’origine del prodotto che acquista e i controlli cui il medesimo è sottoposto, sono diventati i fattori determinanti per reclamizzare ciò che si intende vendere.
Potremmo, perciò, affermare che maggiore è la trasparenza sulle origini del prodotto, più ampi sono gli spazi di mercato che esso è capace di conquistare. Di qui la esigenza di promuovere e commercializzare un prodotto il quale, prim’ancora che per “bontà â€, deve lasciarsi apprezzare per “sicurezza†e “certezza†di provenienza.
Gli allevatori di tutto questo sono, ormai, da tempo consapevoli. Essi sono, altresì, consapevoli che maggiori sono gli standards di qualità che il loro latte rispetta, più elevata è la qualità che si conferisce alla mozzarella che ne deriva.
L’esplosione, però, del noto “fenomeno†BRUCELLOSI in provincia di Caserta, ha “marcato†ulteriormente tale necessità sino a condurre, in data 3 Agosto 2007, alla dichiarazione dello stato di emergenza socio – economica in riferimento all’allarme sanitario sollevato dall’Ordinanza dell’allora Ministro della salute, On. Livia Turco  e alla conseguente nomina di uno specifico commissario straordinario.  Si badi non alla dichiarazione di un’emergenza sanitaria,  ma socio – economica, ad oggi, giova evidenziarlo, completamente disattesa, poiché nessun provvedimento in favore degli allevatori colpiti dalle ordinanze di abbattimento degli animali individuati come sieropositivi, è stato mai adottato. Il commissario ben avrebbe potuto “congelareâ€, la esposizione economica degli allevatori destinatari dei provvedimenti di abbattimento; annullare o differire i relativi interessi bancari; “diluire†il pagamento degli oneri previdenziali per dipendenti, etc..
 Nulla di tutto ciò è, però, mai stato fatto.
 Si è soltanto confusa l’emergenza socio-economica con quella sanitaria, mai dichiarata, ma in nome della quale è stato sinora compiuta una vera e propria strage, in tanti casi, forse, inopportunamente, mandando alla macellazione capi molto spesso sani ma che da analisi troppe volte contraddittorie se non, addirittura inattendibili,  risultavano sieropositivi.
In effetti all’allevatore è stato e viene chiesto, anzi, ordinato di abbattere, in quindici giorni, i capi risultati sieropositivi, senza offrire alcuna certezza in ordine all’ammontare dell’indennizzo e ai tempi delle sua corresponsione. E siccome in diverse aziende il livello di sieropositività può  raggiungere e,  talvolta, superare il 50% dei capi ivi presenti, questo equivale a dimezzare la redditività delle aziende “sine dieâ€, a fronte di carichi impositivi e di impegni economici quotidiani che è possibile affrontare solo ricorrendo a cospicui prestiti presso istituti di credito, con immaginabili difficoltà a fronteggiarli, come evidenziato, per la conseguente ridotta produttività dell’azienda medesima.
Tutto ciò ha comportato una crisi senza precedenti nel settore dell’allevamento bufalino che ha falcidiato diverse centinaia di aziende. Di tutto questo si è discusso in diverse sedi non da ultimo, in Prefettura a Caserta, senza, che, però, in termini operativi, vi fosse, ad oggi, riscontro alcuno.
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All’uopo, si chiede,pertanto, urgente ed autorevole intervento al fine  di:
– congelare la esposizione economico-finanziaria degli allevatori colpiti dai provvedimenti di abbattimento, per la debitoria afferente la gestione del ciclo della stalla;
-Â annullare o differire gli interessi bancari;
– procrastinare il pagamento degli oneri previdenziali per i dipendenti.
In fiduciosa attesa, si porgono deferenti ossequi.
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Roma li 13/09/2010
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                                                                                                Il Presidente
                                                                                        Avv. Raffaele Ambrosca