Caserta-Incontro sul tema: “Prosperità e Crisiâ€
Mercoledì 07 Maggio 2014 – ore 17,30, alla Fondazione Humaniter (Piazza Vanvitelli 15 – I piano – Aula 11), incontro sul tema: “Prosperità e Crisiâ€, a cura di Maurizio Vitiello che intervista Antonio Sposito; intervento di Carlo Albano; contributi di Stefano Arcella, Pino Cotarelli, Franco Lista e Carlo Spina.
Nell’occasione, in particolare, si presenterà il saggio di Antonio Sposito,La ‘Divina Tragedia’. La crisi economica mondiale e la società che è sparita, in “Benessere e felicità : uscire dalla crisi globale”
(a cura di Caterina Arcidiacono), ISBN: 9788866470793, Diogene Edizioni, Pomigliano d’Arco (Na), 2013
Saluti di Marina Melogli, Direttrice della Fondazione Humaniter – Napoli.
Modera e presenta Maurizio Vitiello, Responsabile Area Cultura e Arti Visive Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania, critico d’arte e teatrale, docente alla Fondazione Humaniter – Napoli
Interventi e contributi di Antonio Sposito, sociologo; dottore magistrale in comunicazione pubblica, sociale e politica; docente di scienze sociali, umane e relazionali presso Università , enti pubblici e privati; counselor socio-terapeuta; socio-analista; Presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania; Carlo Albano, docente di Economia Politica all’Università Federico II di Napoli; Stefano Arcella, saggista, docente alla Fondazione Humaniter – Napoli; Pino Cotarelli, esperto informatico, critico teatrale e articolista; Franco Lista, intellettuale, docente UNISOB, artista e architetto; Carlo Spina, avvocato ed ecologista;
Guest reading: Aldo Spina, attore.
Ingresso libero.
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Scheda sul libro:Â Â
Quale via per uscire dalla crisi globale? Come costruire felicità e benessere sociale? Sono questi gli interrogativi che hanno animato il Laboratorio Federiciano della felicità , team di ricerca interdisciplinare e trasversale della Università Federico II composto da studenti, giovani ricercatori e professori. In esso l’etica della cura e dei legami, la difesa e il rispetto dell’ambiente e la necessità di regole per lo sviluppo transazionale danno corpo e attualità all’economia civile di Genovesi.
Un file rouge che unisce l’economia, la psicologia, la filosofia e le scienze del diritto nel no all’imperialismo dell’homo oeconomicus, no alle discriminazioni e alla loro legittimazione, no alla assolutizzazione del mercato e del denaro, no alla dittatura del Pil.
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