CASERTA. DOMANI, DOMENICA 12 C.M., VERRA’ CELEBRATA LA 64^ GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO.
di Paolo Pozzuoli
(L’ANMIL PROVINCIALE, CON IL NEO-PRESIDENTE ALDO di BIASE, HA PROGRAMMATO LA CELEBRAZIONE PRESSO LA CHIESA DEDICATA ALLA MADONNA DI LOURDES DI UNA S. MESSA PRESIEDUTA DAL VESCOVO DELLA DIOCESI, S. ECC. MONS. GIOVANNI D’ALISE, E UNA MANIFESTAZIONE PRESSO L’ADIACENTE TEATRO IZZO).
Una vigilia di riflessione che spinge a ricordare interminabili tragici momenti che hanno lasciato segni permanenti, difficilmente rimuovibili. Segni e cicatrici non sono altro che il prezzo pagato da chi si è adoperato per donare ai propri figli e nipoti un futuro migliore, segni e cicatrici quali metafora del sacrificio di tanti lavoratori da rispettare ed ai quali andrebbero tributati gli stessi onori ai reduci, ai mutilati ed invalidi delle guerre che, a parole (… mai più guerre in nessuna parte del mondo), continuiamo a condannare ma, a fatti, alimentiamo fornendo armi che, a seconda della destinazione e forse anche del prezzo pagato, possono essere di ultima produzione (più sofisticate), di seconda scelta, oppure appezzottate. Più o meno gli stessi discorsi che puntualmente vengono blaterati nell’immediatezza di un infortunio mortale su di un qualsiasi luogo di lavoro. Oggi che si perde più tempo ad inviare curriculum che trovare un posto di lavoro, più che in passato – quando c’era anche un certo imbarazzo di scelta lavorativa – vengono invocate prevenzione e sicurezza, le cenerentole dei luoghi di lavoro. Più prevenzione, più sicurezza, e poi? Osservare le leggi e seguire la normativa specifica dovrebbe essere, in primis, un fatto di coscienza. Ma?!?!?! Tanti anni fa – sono ormai passati più di quarant’anni – nel corso di una inchiesta pretorile presso un noto opificio, pur avendo fatto notare che la macchina cui era addetto il lavoratore che aveva subito un grave infortunio al braccio dx. era stata spostata di proposito (… dolo manifesto), non venne preso alcun provvedimento! Ed i segni, cicatrici chiare e ineliminabili che hanno deturpato corpi leggiadri, gradevoli, amabili, manifestazione esteriore di altri segni, altre cicatrici, più profonde e complesse, racchiuse nell’intimità di ciascuno e difficili da digerire, impossibile da quantificare e indennizzare, aspettano invano una risposta ad una domanda che, ininterrottamente, frulla in testa: è questa la ricompensa per essermi recato quel giorno sul posto di lavoro al fine di rendermi utile alla società e garantire alla mia famiglia il necessario per una vita tranquilla, serena? È una domanda che lascia il segno dentro anche a chi, istituzionalmente, opera perché non si abbiano a verificare eventi dannosi, funesti, letali sui luoghi di lavoro. Arrovellarsi pensando che possa esistere il lavoro che uccide chi lavora è da impazzire, uscir di senno, chiudersi in una campana di vetro o … Beh, fermiamoci qui e riflettiamo in questa vigilia della ‘Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro’ – la 64^ – che l’ANMIL, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro che rappresenta e tutela i mutilati e gli invalidi del lavoro, celebra la seconda domenica di ottobre di ogni anno in tutti i capoluoghi di provincia.
Da noi, a Caserta, con la valida collaborazione del direttore del Patronato, Gabriele Vincenti, e dell’esperta e brava collaboratrice Rosa Piccirillo, il neo-presidente dell’ANMIL, Aldo di Biase (… ha raccolto la pesante eredità di Saverio Cantile, il leggendario presidente che ha scandito la storia dell’ANMIL di Terra di Lavoro nell’ultimo trentennio), ha rispettato in pieno il tradizionale programma che prevede la celebrazione di una S. Messa(ore 9:00, presso la Chiesa dedicata alla Madonna di Lourdes in suffragio dei caduti sul lavoro), presieduta dal neo-vescovo della diocesi, S. Ecc. Mons. Giovanni D’Alise, una manifestazione presso il Teatro Izzo (coordinata dal socio onorario, prof. Franco Natale, e la partecipazione del Sindaco di Caserta, dr. Pio Del Gaudio, del Presidente dell’Amministrazione Provinciale, on. dr. Domenico Zinzi, del Sindaco di Casagiove, dr. Elpidio Russo, della sig.ra Margherita Riccitelli, Coordinatrice di Cittadinanza Attiva del Matese, del dr. Franco De Luca, medico-legale del Patronato ANMIL, dei dr. Alfonso Cangiano, Francesco Burlin, Daniela Mingione, nella qualità – rispettivamente – di Direttore, Primario medico-legale e responsabile della Prevenzione e Prestazioni della sede provinciale dell’INAIL, del Vice Presidente e Assessore alle Politiche del Lavoro dell’Amm.ne Provinciale di Caserta, dr. Gianpaolo Dello Vicario, dell’on. dr.ssa Lucia Esposito, consigliera Regione Campania, componente delle commissioni Politiche sociali, Lavoro e attività produttive, Agricoltura e Speciale trasparenza, il socio onorario ANMIL, on. dr. Gianni Piccirillo (un mito della politica nazionale ante tangentopoli), il sen. dr. Vincenzo D’Anna, Vice Presidente XII Commissione Politiche dell’U.E. e Componente XII Commissione Igiene e Sanità ) il cui leit motiv è rappresentato dalla consegna dei ‘Brevetti e Distintivi d’onore’ concessi dalla Sede provinciale dell’INAIL, ai lavoratori Civitillo Giovannino da Alvignano, Grande Invalido, ed agli Invalidi Minori (… il ‘minore’ si riferisce esclusivamente alla percentuale di invalidità ) Campanile Anna Maria da Caserta, Carusone Antonio da Formicola, Dell’Aquila Giovanni da Caserta, Mosca Nicola da Aversa, Piscitelli Pasquale da San Felice a Cancello, Puma Sergio da Casagiove e Raucci            Domenico da Marcianise e, infine, dalla deposizione di una corona di alloro ai piedi del Monumento ai Caduti sul Lavoro in Piazzale Majorana.