CASERTA: CARINGELLA, CAMPIONE DELL’UMANESIMO GIURIDICO

???????????????????????????????     ???????????????????????????????                      Il tremendo intreccio di menzogna, dubbio e verità nel pianeta Giustizia

CASERTA: CARINGELLA, CAMPIONE DELL’UMANESIMO GIURIDICO

                         Pubblico delle grandi occasioni al convegno promosso da Nuc, Lions e Giuristi cattolici

 

CASERTA (Raffaele Raimondo) – Fa ancora riflettere e discutere il convegno “Allunare sul pianeta Giustizia” tenutosi sabato 21 febbraio nella biblioteca dell’episcopio casertano. Ad attrarre il pubblico delle grandi occasioni un autentico campione dell’umanesimo giuridico che risponde al nome di Francesco Caringella ed un team di illustri relatori che hanno magnificamente spianato la strada all’intervento-clou del notissimo giurista morale, consigliere di Stato in versione letteraria.

Un successo, dunque, per il Nuovo umanesimo casertano (Nuc), il Lions Club Caserta Reggia e l’Unione giuristi cattolici italiani della Diocesi di Caserta che, in fertile cordata, avevano promosso l’evento. Leve attualizzate del convegno due romanzi – “Il colore del vetro” e “Non sono un assassino” – in cui Caringella ha condensato, anche autobiograficamente -s’intende-, il meglio della sua sempre più densa esplorazione psicologica e dell’ormai robusta creatività artistica intorno alle dinamiche spesso recondite e comunque ricorrenti nelle aule giudiziarie. Un’indagine di rilievo attenta a cogliere, al di là delle leggi e dei reati, il travolgente mix di menzogna-dubbio-verità che puntualmente si ripropone e soprattutto le ardue interlocuzioni imputati-testimoni-giudici delle quali Caringella sa raccontare, da par suo, le sempre fragili dimensioni umane. Impossibile sintetizzare l’intero nucleo delle questioni affrontate. Del resto, la sala gremita per circa due ore e la massima attenzione di tutti i presenti, fra i quali numerose personalità del mondo del diritto, hanno ampiamente confermato l’interesse suscitato da ciascun intervento. Ha aperto i lavori Giuseppe Casapulla, gran cerimoniere del Caserta Reggia il cui aggiuntivo contributo tecnico s’è rivelato oltremodo efficace sul versante della comunicazione audio-video. Il saluto della città è stato espresso, con comprensibile orgoglio, dall’assessore alla cultura, Nicoletta Barbato. Parimenti lusinghiere le parole di compiacimento e gratitudine pronunciate da Michele Falcone (Nuc) e Luigi De Rosa (Lions Club). Potente e problematica la prolusione di Gaetano Iannotta (Giuristi cattolici), definita “mirabile” dallo stesso Caringella. A seguire, una preziosa perla il reading dell’attrice-avvocato Lucia Ferillo che ha letteralmente incantato la platea attingendo a selezionati brani dei due romanzi. E’ maturato così il tempo riservato ai relatori. Primo ad intervenire Michele Vigliotti (rettore del Convitto nazionale G.Bruno di Maddaloni) che, ripercorrendo la produzione letteraria di Caringella, ha sfoderato il talento dell’acuto recensore e l’ammirevole sollecitudine dell’educatore, mentre la bella relazione di Don Pietro De Felice (giudice ecclesiastico) è stata illuminante nella prospettiva di intravedere interconnessioni di natura spirituale e teologica agevolmente rintracciabili nel poderoso percorso culturale caringelliano. Si è giunti infine all’intervento maggiormente atteso che il giudice-letterato ha saputo onorare con accattivante tempra, per un verso stemperando la complessità della materia in discussione mediante una serie di godibili aneddoti e, per l’altro, puntualizzando i consolidati cardini della sua alta concezione giuridica in forte osmosi con gli “ingredienti” che ispirano la migliore narrazione noir. Particolarmente appassionanti il riferimento alla sua terra d’origine, la Puglia, corrispondente ai “luoghi dell’anima” in cui le sue opere sono ambientate, nonché le vibranti considerazioni esternate intorno ad ogni controverso caso in cui “ingiustamente la clava della giustizia si abbatte su una persona”. L’annuncio dell’imminente uscita del suo terzo romanzo è stata salutata come seducente promessa naturalmente accolta nel segno dell’auspicio di un nuovo ritorno a Caserta.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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