Caserta- ASILO INFANTILE FRANCESCO DE DOMINICIS CELEBRATO IL CENTENARIO

                                                                                                

 Asilo De Dominicis

(Anna Giordano) –

Dunque, cercasi strada da reintitolare al grande benefattore. La petizione sarà presto sul tavolo del sindaco Del Gaudio, perché restituisca a De Domìnicis una strada della sua città. Naturalmente via San Carlo resta via San Carlo, intitolata come fu nel ‘600 e al cui terminale sud si erge l’artistica chiesa dedicata a S. Carlo e S. Eugenio, che ha avuto peraltro la stessa sorte. Oggi tutti la conoscono come chiesa di Montevergine. Storia complessa quella dei toponimi e dei loro mutamenti, tra i quali il più vistoso è quello dell’attuale piazza Dante passata per una serie di intitolazioni in parallelo con le vicende politiche del territorio.

La celebrazione di un centenario è anche ripristino della verità storica, ma non solo. E’ una festa grande. Una giornata full time di eventi, quella di  venerdì 3 ottobre c.a., con spettacoli, giochi, musica e danza nell’Istituto Sant’Antida.  E’ iniziata alle ore 9,00 con la Messa celebrata da S. E.  Giovanni D’Alise insieme a mons. Antonio Pasquariello e al cappellano dell’Istituto don Angelo Delli Paoli e si è conclusa a sera  con un interessante convegno che ha tracciato la storia di un Asilo istituito per dare formazione e istruzione alla povertà del primo novecento e che si è illustrato grazie all’opera di attenti Amministratori, delle Suore e di tutti gli operatori e dirigenti, e che oggi è validamente presieduto da Vincenzo Farina. Un asilo che, da luogo di accoglienza di creature deboli e in difficoltà, si è presto distinto per il suo alto valore pedagogico, tanto che le più prestigiose famiglie casertane vi hanno iscritto e tuttora vi iscrivono i loro figli arrivando alla quinta generazione. Un Asilo che è una palestra di solidarietà sul campo, dove i bambini non fanno le differenze come gli adulti e si riconoscono uguali e portatori dei medesimi diritti  nello studio, nel gioco, nella preghiera,  nella vita.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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