CASERTA, AREA MACRICO

Con l’approvazione del rinnovo a favore dell’Aeronautica Militare del comodato gratuito dell’area comunale denominata “VELIVOLI” si e’ consumato l’ennesimo schiaffo alla buona gestione della cosa pubblica.  Un atto di particolare gravità per i cittadini e le tante associazioni che, da  anni, all’interno del Comitato Macrico, difendono l’ultimo polmone verde della città.

Nell’ultimo anno, per ben due volte questa amministrazione ha deliberato progetti volti a cementificare l’area Macrico,  sotto forma di studentato per l’Università  o per la delocalizzazione di un Istituto Comprensivo. Il rinnovo di una simile Convenzione, il non aver saputo o voluto negoziare, su un bene di proprietà, un minimo di utilità a favore dei cittadini, mette in luce l’incapacità dell’attuale e delle passate classi dirigenti del Comune di Caserta.  Si è deciso di prorogare un comodato gratuito di 30 anni, senza chiedere, ad esempio, collaborazione nella gestione del Parco Maria Carolina, area che nei decenni trascorsi  non e’ stata mai pienamente a disposizione dei cittadini, il più delle volte chiusa al pubblico ed aperta soltanto per iniziative di eventi privati con ingressi a pagamento. I motivi  che si adducevano erano la mancanza di personale ed economici. Perché allora non e’ stato chiesto all’Aeronautica di occuparsi dell’apertura e chiusura, sorveglianza e manutenzione di quell’area? Non sarebbe stata una richiesta eccessiva, visto che la stessa Aeronautica usufruisce  gratuitamente dell’area immediatamente di fronte, per laboratori, aule per i corsi sottufficiali e residenze!

Ancor più grave, in questo momento di emergenza sanitaria, con attività scolastiche in affanno per mancanza di aule, spazi, laboratori che possano garantire la didattica in sicurezza, non cogliere l’occasione, vista la scadenza della Convenzione, di richiedere l’utilizzo, almeno parziale, di quelle aule. Ricordiamo che furono costruite per ospitare oltre 1000 avieri , mentre attualmente ai corsi sottufficiali partecipano soltanto poche centinaia di  militari.