CASERTA –Strade Sicure, l’Alpino casertano Maiello da Vipiteno sulle strade di casa
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Nunzio De Pinto
 Quando il 5° Reggimento alpini di Vipiteno (Bz), agli ordini del Colonnello Giovanni Coradello, è stato scelto per prendere parte all’Operazione “Strade Sicure†nella piazza di Caserta, il 1° Caporale Maggiore Raffaele Maiello, nato a Caserta nel 1981, non avrebbe mai innaginato di dover controllare le strade di casa sua. Così ora dallo scorso 8 agosto, Maiello, sta facendo da “Cicerone†ai circa 300 colleghi Alpini del Quinto di Vipiteno. Raffaele Maiello ha svolto il servizio di leva tra il 2000 e il 2001 presso il 1° rgt Bersaglieri in Civitavecchia. Arruolatosi nuovamente nel 2004 come volontario, viene assegnato al 5° Reggimento alpini dove presta tutt’ora servizio. Ha partecipato alla missione ISAF in Afghanistan presso Kabul tra il 2006 e 2007. D. L’operazione Strade Sicure è in atto in tutt’Italia, ma per te cosa significa partecipare a Strade Sicure nella tua terra ? R.) “Mi rende particolarmente orgoglioso essere impiegato nell’operazione Strade Sicure nella mia città . Finalmente ho la possibilità concreta di dare il mio contributo per risolvere alcuni dei problemi che sono sotto gli occhi di tutti sul territorio della nostra provinciaâ€. D. Come siete stati accolti al vostro arrivo sulla piazza di Caserta ? R.) “Inizialmente c’è stato un pò di stupore fra la gente. Vedere gli alpini, a 800 km dalle Alpi è una cosa insolita. Più di qualcuno ci ha chiesto cosa facessimo a Caserta; comunque ho sempre notato da parte di tutti un grande rispetto nei nostri confrontiâ€. D. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad intraprendere la carriera militare nell’E.I.? R.) “Ho considerato seriamente questa scelta professionale dopo l’esperienza della leva assolta nel 2001 nei bersaglieri a Civitavecchia: l’ottimo ricordo mi ha convinto, due anni dopo, ad arruolarmi nuovamente, questa volta come volontarioâ€. D. I tuoi familiari come hanno preso la tua scelta professionale? R.) “In famiglia hanno sempre appoggiato la mia scelta. Sicuramente c’è un pò di dispiacere per la mia lontananza da casa che si unisce poi alla preoccupazione quando siamo impiegati nelle missioni all’estero. Magari è un aspetto poco considerato, ma per chi resta a casa, sapere che un proprio familiare è lontano e si trova in situazioni effettivamente rischiose è spesso più difficile che per noiâ€. D. Hai già partecipato ad altre operazioni all’estero e quali? R.) “Ho partecipato all’operazione ISAF a Kabul tra il 2006 e 2007. Ricordo il periodo di missione come estremamente impegnativo, ma ricco di soddisfazioni. È complicato spiegare a chi non c’è mai stato cosa si prova ad operare per oltre 6 mesi in una zona difficile. Ve lo riassumo così: sono orgoglioso di aver fatto il mio dovere servendo l’Italia a 5000 km da casaâ€.