CASERTA –Esercito, 700 domande di arruolamento all’ex Distretto di Caserta. Boom di domande, ma c’è anche chi mente e viene denunziato alla magistratura
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di Nunzio De Pinto
 E’ in pieno svolgimento la campagna di arruolamento in qualità di VFP1 (Volontario in Ferma Prefissata ad un Anno) nell’Esercito per l’anno 2010. I posti messi a concorso sono ben 12.000 suddivisi in 4 blocchi da 3.000 posti ciascuno. Caserta è ai primissimi osti. Solo per il 1° blocco 2010 sono giunte circa 700 domande, il che dimostra, al di là della penuria dei posti di lavoro, che i giovani casertani hanno voglia di mettersi in gioco in prima persona. Presso gli uffici del Centro Documentale di Caserta (ex Distretto militare), al cui vertice c’è il Colonnello Luciano Iannetta, quotidianamente un buon numero di ragazze e ragazze si mettono in fila per presentare la domanda per l’arruolamento come volontario ad un anno. Caserta si candida, ancora una volta, ad essere ai primissimi posti in Italia in materia di arruolamenti volontari. Attualmente, con la definitiva sospensione del servizio di leva nel 2005, il sistema militare si è completamente professionalizzato. La definitiva scomparsa del militare di leva è stato sostituita da quella del Volontario in Ferma Prefissata ad uno e quattro anni. Quando le “teste d’uovo†della Difesa incominciarono a pensare alla professionalizzazione del militare, ebbero paura che le domande di arruolamento sarebbero state molto poche. Per questo motivo, pensarono alla “tagliolaâ€, quel meccanismo, cioé, per cui chi voleva entrare nei Carabinieri o in Polizia doveva per forza trascorrere un periodo nelle fila dell’Esercito. All’inizio andò bene, ma ora che l’Esercito, a differenza di venti o trenta anni fa, ha acquistato credibilità e rispetto da parte della Società civile e dalle istituzioni, i giovani non vogliono più transitare nei Carabinieri o in Polizia, ma vogliono rimanere nei ranghi dell’Esercito, perché a loro viene proposto di vivere esperienze entusiasmanti, altamente competitive anche nel mondo del lavoro civile, servire e proteggere i deboli nelle missioni di peacekeeping. C’è un dato sopra tutto che la dice lunga sulla voglia dei giovani di entrare nell’Esercito: ad ogni arruolamento ci sono dei ragazzi che vengono denunziati perché hanno mentito nella presentazione dell’autocertificazione. Solo per il 1* blocco 2010 sono stati denunziati in 14, di cui 8 per avere affermato di aver ottenuto il punteggio di buono o ottimo alla scuola media che comporta un aumento di punteggio. Regolarmente il NIP dell’ex Distretto di Caserta (l’apposito nucleo chiamato a testare la veridicità delle autocertificazioni) è costretto a segnalare alla Magistratura la falsa dichiarazione per cui i giovani vengono condannati a pene variabili ed al pagamento delle spese processuali.