CASERTA – Il Generale Epifanio al precetto pasquale all’ex distretto militare
di Nunzio De Pinto
Si terrà questa mattina, con inizio alle ore 10,30, presso la chiesetta sita all’interno dell’ex distretto militare di Caserta, il precetto pasquale che vedrà presenti tutti i militari ed il personale civile ivi dipendente. “In vista della ricorrenza della Santa Pasqua†– ha affermato il Colonnello Luciano IANNETTA, comandante del Centro Documentale di Caserta (ex Distretto militare) – “credo che la nostra comunità di lavoro possa unirsi in un momento di preghiera e di amicizia celebrando la Resurrezione di Cristo e la nostra ferma fede nella pace e nella fratellanzaâ€. Un momento di preghiera e di riflessione che sarà guidato dal cappellano militare e che vedrà la presenza del Comandante Militare Esercito (CME) Campania, Generale di Brigata Luigi Roberto EPIFANIO. Dal Comando Militare Esercito “Campania†dipendono il Centro Ippico Militare di Agnano ed i costituiti Centri Documentali di Napoli, Caserta e Salerno. Il CME “Campania” sovrintende, nell’ambito del territorio di propria giurisdizione, alla funzione presidiaria, richiami e forze di completamento, sicurezza, collocamento al lavoro dei volontari congedati senza demerito e progetto Euroformazione Difesa, reclutamento, concorsi e pubblica informazione. Un’occasione per augurare ai presenti una santa e serena Pasqua. Alla Santa Messa assisteranno anche i famigliari del personale civile e militare, compresi i cosiddetti riservisti (ex militari che hanno fatto richiesta di poter essere utilizzati in caso di bisogno per un periodo limitato) e alcune sezioni dell’Associazione nazionale Combattentistiche e d’Arma. Una festa dello spirito che come sempre lascia nei partecipanti un senso di intima gioia per aver condiviso con i presenti la mensa della parola e dell’eucaristia. D’altra parte “il Precetto Pasquale non è altro che la necessità di recuperare nel tempo precedente o susseguente alla Pasqua un rapporto spirituale più forte con il Cristo e un amore più sincero e sentito tra i fratelli nella fede. Un recupero che passa attraverso la conversione del cuore che deve diventare di carne e non essere duro e di pietra. Cosa che avviene se ci accostiamo con umiltà al sacramento della confessione e della misericordia di Dio.