CAPUA: “OPEN DAY†DI LABORATORIO TEATRALE AL RICCIARDI
                  Sabato 13 gennaio un incontro preliminare per aspiranti attori o attrici di ogni etÃ
          La direzione artistica del “Corso base di recitazione†affidata a Ferdinando Troiano
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CAPUA (Raffaele Raimondo) – Al teatro Ricciardi è in programma, per le ore 16 di sabato 13 gennaio, il primo Open Day di laboratorio teatrale. L’incontro sarà liberamente aperto a tutti coloro che, per semplice passione o addirittura sognando un futuro da attori o da attrici, siano affascinati dall’idea di frequentare un “Corso base di recitazioneâ€. Allora, sarebbe giunto il momento giusto? Pare proprio di sì, anche perché a fugare eventuali tentennamenti contribuisce la certezza di poter contare su maestri davvero competenti. Infatti, assumerà la complessiva direzione artistica un autore di teatro e regista, Ferdinando Troiano, da oltre venti anni creativamente impegnato nel settore; egli, per di più, si occuperà della diretta conduzione del gruppo formato dai ragazzi (11-17 anni), mentre i bambini (4-10 anni) saranno magistralmente diretti da Roberta Sandias (punta di diamante del mondo teatrale che si dedica all’infanzia) e gli adulti (over 18) avranno il piacere di essere affidati al noto artista caleno Francantonio. Per ciascun Corso è prevista una durata minima di 14 ore mensili, a partire da questo mese e fino al prossimo maggio. Obiettivo comune ai tre paralleli percorsi è l’acquisizione/conoscenza di tecniche di base per la recitazione, mediante moduli formativi sia individuali che di gruppo.
Si profila così una buona proposta rivolta a persone di ogni età che hanno tenuto finora nascosto o poco svelato l’amore per quelle arti che, nella Grecia antica, godevano della protezione delle muse Talìa (commedia) e Melpomene (tragedia). C’è, altrimenti detto, la possibilità di realizzare un sogno, di cominciare a costruirlo concretamente. Basta crederci e, di conseguenza, osare!
Auguste Gusteau (uno dei personaggi del film d’animazione “Ratatouille†di Brad Bird – Usa 2007) era considerato “il miglior cuoco di Parigi e del mondoâ€; teneva anche trasmissioni televisive e raccomandava spesso al pubblico che lo seguiva “di non arrendersi e di provare sempre a raggiungere i propri sogniâ€. Gusteau aveva un motto che fu anche il titolo di un suo libro di ricette: “Chiunque può cucinareâ€. Ecco un’interessante chiave interpretativa del vivere che si potrebbe tradurre così: “Non tutti possiamo diventare grandi artisti, ma in ciascuno di noi potrebbe esserci un artistaâ€. Dopotutto, se è vero come è vero che il teatro è specchio fedele della vita, a molti può anche bastare scoprirne meglio tecniche e segreti.
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