CAPUA: CHIUDE IL CIRA?

Vetrella_sen_Sergio

Prof. Raffaele Raimondo

cronista free lance

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e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it                   COMUNICATO-STAMPA del 27 MAG 2010

 

                Lettera- allarme del vicepresidente Aislo, Pasquale Iorio

 

                Il primo appello per una mobilitazione inviato ai presidi Sun: Parente, Maggioni e Di Natale

CAPUA (Raffaele Raimondo) – Con una “lettera aperta” ai prèsidi della Sun Augusto Parente

(Facoltà di Scienze), Vincenzo Maggioni (Facoltà di Economia) e Michele Di Natale (Facoltà di Ingegneria), il vicepresidente dell’Aislo, Pasquale Iorio, ha lanciato oggi l’allarme: il Cira di Capua è a rischio chiusura! Ecco il testo della “lettera” che chiaramente desta enorme incredulità:

“Il Governo italiano ha inserito tra gli Enti  da sciogliere anche il Cira, considerato (al pari del prestigioso Istituto di Studi Filosofici) come una struttura inutile e costosa per i conti pubblici. E’ un provvedimento scandaloso ed inaccettabile per tre ordini di motivazioni. La prima riguarda il merito: il Centro di ricerca aerospaziale di Capua è diventato una realtà di eccellenza a livello mondiale in un campo di avanguardia per quanto riguarda il trasferimento di tecnologie innovative tra il mondo della ricerca applicata e quello delle imprese del settore aeronautico e dei trasporti. Si tratta di uno dei pochi casi industriali del nostro Paese in grado di stare sui livelli della competizione globale. Per queste ragioni, a nessun altro Governo europeo (dal Portogallo alla Finlandia) sarebbe mai venuto in mente di tagliare i costi a partire dalla ricerca e dal sapere. Ancora una volta il nostro Governo ha dato prova di visione corta, di cecità colpendo quei settori (come la scuola e l’università) sui quali si gioca il futuro delle nuove generazioni. La seconda motivazione è di carattere sociale ed economico: con questa misura si tende ad indebolire ancora di più il tessuto produttivo del nostro territorio e della nostra regione, che da un lato alimenterà il processo di depauperamento con la “fuga dei talenti” dal Mezzogiorno (a partire dalle centinaia di giovani valenti ricercatori e ingegneri impegnati nello stesso settore); dall’altro, indebolirà i presidi di produzione e coesione sociale intorno a cui far crescere il riscatto sociale, di innovazione e legalità della nostra provincia. La terza motivazione riguarda il fatto che si tratta di un vero e proprio “scippo” da parte del Governo ai danni del Mezzogiorno. Infatti, il disegno di smantellare il Cira parte da lontano: basta ricordarsi le sprezzanti ed ironiche dichiarazioni di alcuni autorevoli esponenti della Lega che pesantemente hanno ironizzato sul fatto che il centro aerospaziale veniva insediato “nei verdi prati del Basso Volturno dove pascolano le bufale e si produce la migliore mozzarella del mondo”! Bisogna scendere in campo e mobilitarsi – insieme alle forze sane e produttive del mondo del lavoro e delle imprese – per evitare questo “scippo”. In tal senso vi chiedo di lanciare un appello da parte del mondo della ricerca e dell’università della scuola e della cultura .

Nello stesso tempo vanno sollecitate le Istituzioni locali (a partire dal Comune di Capua, dalla Provincia e Camera di Commercio di Caserta) chiedendo la convocazione straordinaria dei Consigli per approvare ordini del giorno da inviare al Governo e al Parlamento in cui chiedere unitariamente la revoca e lo stralcio della parte dell’Articolo 6, Comma 7, della Legge Finanziaria relativa al Cira di Capua”. Fra i primi a poter fornire chiarimenti e, magari ad aderire alla mobilitazione, vi sarebbe, a nostro avviso, il sen. Sergio Vetrella (Pdl) che è stato al vertice del Cira, riscuotendo vasti consensi.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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