Capua (Caserta). Al Museo Civico di Arte Contemporanea le opere di Gorirossi
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titolo della mostra: “La Sincronia del Caos. Quando il caos dà vita all’equilibrioâ€
sede: Museo Civico di Arte Contemporanea di Capua – via Asilo Infantile
vernissage: sabato 2 aprile dalle 18 alle 21
curatori: Enzo Battarra e Giampaolo Coronas
autore: Umberto Gorirossi
catalogo mostra: testi di Enzo Battarra, Raffaele Cutillo ed Emiliano d’Angelo
durata: fino all’8 aprile 2011Â
orari: mattina 10/12,30Â Â pomeriggio 17/20
ingresso: libero
ufficio stampa: Maria Beatrice Crisci – Tel. 3395454974 – Email bcrisci@tin.it
genere:Â arte contemporanea, personale
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Il Museo Civico di Arte Contemporanea di Capua (Caserta) ha organizzato la mostra personale di Umberto Gorirossi, che si inaugurerà domani sabato 2 aprile dalle ore 18 alle 21. Titolo dell’esposizione “La Sincronia del Caosâ€, la cura è di Giampaolo Coronas con intervento critico di Enzo Battarra. Nel catalogo, che sarà presentato in occasione del vernissage, i testi di Enzo Battarra, Raffaele Cutillo ed Emiliano d’Angelo. La mostra gode del patrocinio delle città di Caserta, Capua e del Museo Civico di Arte Contemporanea, diretto da don Giuseppe Centore. Direttore artistico è il maestro Luigi Brandi e presidente del consiglio di amministrazione il sindaco di Capua Carmine Antropoli.           Â
La personale si sposterà poi dal 9 al 30 aprile al Museo Magma di Roccamonfina, sempre in provincia di Caserta, in occasione della mostra internazionale “Burka e tacchi a spilloâ€.
Battarra scrive: “In principio era il caos. Partendo da questo assunto, Gorirossi applica un metodo e determina con un razionale lirismo i suoi lavori in logica sequenza. È il caos stesso a dare vita all’equilibrio. Ogni opera trova al suo interno una ragion d’essere e simultaneamente è parte integrante di un processo artistico globale, legato a un denominatore comune. La regola iniziale era il caos, il principio era il caosâ€.
Per Cutillo: “Il pittore casertano, nella collezione La Sincronia del Caos, segna profeticamente la Storia, superandone le contraddizioni marcate con esattezza scientifica. Il suo è un progredire da una nebulosa caoticità ad una linearità sincronica che, a nostro parere, torna ad essere complessa, in una ciclicità senza fine. I suoi quadri oscillano in un singolare stato amebico, teso tra la restituzione razionale della forma e il suo significato esplicitante la condizione irrazionale della Menteâ€.
Quindi, d’Angelo: “Con questo lavoro, Gorirossi piega l’astrazione stessa (qui più geometrizzante che altrove nell’ambito della sua produzione) ai contenuti simbolici e descrittivi, quasi pittografici, che sono tipici del suo modo di operare. Il tema è quello del “margine del caosâ€, che mi sembra centrale in molta parte della letteratura pittorica post-informale: l’espressione, coniata dai teorici della complessità negli anni ’90, sta ad indicare il punto esatto di intersezione tra Ordine e Disordine, fra polarità “calda†e “fredda†della materia, in cui l’accensione della scintilla vitale è resa possibile dall’instaurarsi di una condizione di equilibrio identificata come irripetibile e rocambolesca, e proprio per questo definita “marginaleâ€.
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                                                                                                                                L’Ufficio Stampa
(Maria Beatrice Crisci)