CAPUA: AL RICCIARDI, GIOVEDI’ 26, “NON TI PAGO” CON GIANFELICE IMPARATO

La celebre commedia eduardiana interpretata dalla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

CAPUA (Raffaele Raimondo) – Alle ore 21 di giovedì 26 novembre andrà in scena al Ricciardi la celebre commedia “Non ti pago” del grande Eduardo De Filippo interpretata dalla Compagnia di Teatro diretta dal figlio Luca che appunto ha firmato la regìa dell’allestimento. Dal comunicato diffuso dall’Ufficio-Stampa del Teatro Pubblico Campano si evince quanto è già avvenuto al Piccolo di Milano (12-22 novembre) e si ripeterà poi al Traiano di Civitavecchia (27-29 novembre), cioè che nelle vesti del personaggio principale gli spettatori del Ricciardi non vedranno Luca De Filippo (impedito per motivi di salute) bensì Gianfelice Imparato la cui interpretazione, non a caso, è stata applauditissima nel capoluogo lombardo. Del resto, il talento e la brillante carriera artistica di Gianfelice Imparato, originario di Castellammare di Stabia (la stessa città che diede i natali a Raffaele Viviani), sono una garanzia di sicuro successo. Tutti confermati gli altri bravissimi interpreti che appariranno in quest’ordine: Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca.
E’ ben nota la singolare vicenda che “Non ti pago” sviscera nei suoi più realistici e comunque paradossali risvolti: “Il protagonista Ferdinando Quagliuolo, è personaggio ambiguo e surreale, che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario un suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite e addirittura un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per se. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliuolo dove ora risiede il giovane Bertolini”. Nella sua dimensione più corale “la commedia parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana, fatta di paure, angosce e miseria, non rinuncia però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore”.
Questa la sostanza, comica e insieme drammatica, di uno degli affreschi più belli dipinti dal genio eduardiano. Fuori discussione la bravura degli interpreti e dei tecnici. Allora è facile prevedere che il pubblico del Ricciardi si riserverà una straordinaria serata.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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