CAPUA –Mons. Schettino, impegnatevi per il diritto alla vita
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 Ha preso avvio a Firenze il Convegno Nazionale dei Centri di Aiuto alla Vita, nel corso del quale interverrà , con una sua relazione, anche il Vescovo di Capua, Monsignor Bruno Schettino, quale Presidente della Commissione Migrantes della Cei. Il tradizionale ed importante appuntamento, dal tema “Nessuna Vita ci è Stranieraâ€, come ha evidenziato il Presidente del Centro Aiuto alla Vita di Caserta, Mario De Florio, permetterà a tutti gli operatori dei vari Centri italiani di incontrarsi, raffrontarsi e mettere insieme le ricche esperienze accumulate nel campo del Volontariato per la vita. Nel corso della prima giornata, il Movimento per la vita ed il Centro di aiuto, riuniti a Firenze, hanno inviato un documento a tutti i Consigli ed alle Giunte regionali in cui chiedono di inserire negli statuti regionali “la promozione e la difesa della vita umana fin dal concepimento quale passo ineludibile per attuare il principio di uguaglianza tra tutti gli uomini e la promozione di iniziative educativo-culturali e concrete politiche per la vita umana e la famiglia”. L’invito arriva dopo la presa d’atto delle sentenze della Corte Costituzionale e della decisione della Corte di Giustizia europea che stabiliscono che “l’inizio della vita umana è nel concepimento e la dignità umana deve essere rispettata sin da quel momento”. Il Movimento per la vita ed i centri di aiuto alla vita hanno chiesto al ministro della salute Fazio di impedire il commercio di “EllaOneâ€, la cosiddetta pillola dei cinque giorni dopo. Secondo Mario De Florio l’utilizzo del farmaco è incompatibile con la legislazione italiana ed in contrasto con i principi – vincolanti per tutta la Comunità europea – recentemente espressi dalla Corte di Giustizia. “Il farmaco†– ha evidenziato il Presidente del CAV di Caserta, De Florio – “potrebbe quanto prima entrare in commercio, in quanto inserito in fascia C, senza nemmeno necessitare del parere del CdA dell’AIFA. Il Centro di Aiuto alla Vita e l’Mpv chiedono al ministro di rispondere senza reticenze alla originaria richiesta di garanzie e nel frattempo di sospendere l’immissione in commercio del farmaco, in quanto legata a una risposta del CSS del tutto inadeguataâ€.