Cancello ed Arnone,Adesso espongo i passaggi fondamentali che abbiamo avuto per la preparazione e la verifica dell’attracco a CancelloArnone. 10 e 11 aprile 2010.
di Gennaro Iadicicco
Uno degli obiettivi che si è posta l’ASD-CCC (Circolo Canoa Capua) è quello di percorrere in canoa e secondo corrente il fiume Volturno da Brezza fino a Castelvolturno, l’ipotesi di partire da Capua è stata esclusa in quanto ci sono, sul primo tratto, dei salti troppo pronunciati per le nostre canoe di tipo turistico che sono adatte a percorsi in acqua liscia come quella di lago e/o di fiume tranquillo.
Per raggiungere l’obbiettivo ci siamo posti dei passaggi intermedi consistenti nella esplorazione preventiva prima via terra e poi via fiume dell’intero tratto da percorrere e per il momento tale esplorazione via terra è stata completata ed abbiamo cominciato quella via fiume consistente nello spostarsi in canoa su tratti medio-brevi e consecutivi e tale esigenza ha, a sua volta, comportato la necessità di individuare dei posti, lungo le rive del fiume, adatti alla discesa e risalita dall’acqua.
Questi posti debbono essere facilmente raggiungibili in automobile per il trasporto dell’attrezzatura e debbono poi consentire un parcheggio sicuro della stessa automobile onde scongiurare un rientro a casa con le canoe in spalla; riteniamo infatti che è sconsigliabile lasciare l’auto incustodita per quattro cinque ore in un posto isolato sulla riva del fiume poichè potrebbe scapparci il furto od anche un atto di vandalismo ed in entrambi i casi si avrebbe un maleaugurato rientro a piedi.
Premesso tutto questo abbiamo cominciato le tappe di esplorazione a partire proprio da Cancello e domenica pomeriggio 10-4-10 ci siamo ritrovati nella piazza principale del paese gentilmente
ospitati con un ottimo caffè dall’ing. Raffaele De Lucia dopo di che ci siamo dedicati alla preparazione della discesa in acqua all’altezza dell’oasi che si trova a sud del paese.
10 – aprile – 2010 – nell’ordine: Valerio Nardone, Gennaro Iadicicco, Raffaele De Lucia, Tonino Damiano.
A dire il vero contavamo sulla possibilità di fare una prima prova con i kayak già domenica pomeriggio ma i lavori di decespugliamento per liberare la discesa sulla sponda del fiume ha richiesto più tempo del preventivato e così il varco è stato sperimentato il giorno successivo.
 Il varco che abbiamo liberato ed utilizzato per scendere fotografato il 27-3-10.
(La monnezza che non manca mai, ma quella purtroppo fa parte del DNA nazionale)
 11 – 4 – 2010 – Il varco che abbiamo liberato ed utilizzato per scendere, fotografato dopo il decespugliamento, si è aggiunto un altro canoista: Armando Granata.
Intorno alle 16,00 siamo in acqua, due equipaggi singoli ed un equipaggio doppio, risaliamo controcorrente fino a quando avremo carburante nelle braccia e questo è un trucco che va in direzione della sicurezza nel senso che il risalire consente comunque di tornare alla base anche se si è superstanchi, viceversa andare nel senso della corrente e poi rientrare può comportare dei rischi in caso di stanchezza oppure in caso di vento contrario e comunque è meglio affrontare la corrente a braccia riposate piuttosto che a braccia stressate.
Il primo ostacolo tosto lo troviamo al ponte della ferrovia, il secondo pur’esso tosto al ponte stradale ma con la ripetizione dei tentativi alla ricerca del passaggio più attaccabile riusciamo a superare entrambi i punti e colpo dopo colpo arriviamo alle spalle di Arnone.
 11 – 4 – 2010 – Siamo alle spalle di Arnone, sopra Gennaro Iadicicco e sotto Tonino Damiano, Armando Granata e Valerio Nardone.
 Sono le ore 17,30 siamo arrivati un poco più su di Arnone, il percorso non è molto lungo ma i due ponti lo hanno reso abbastanza tosto ed in considerazione dei tempi che occorrono per rientrare e riporre tutta l’attrezzatura decidiamo d’invertire la marcia e cominciamo a scendere con la corrente che ci aiuta: è tutta un’altra cosa.
 11 – 4 – 2010 – Questo è il percorso che abbiamo fatto, da Oasi di Cancello ad Arnone e ritorno.
 11 – 4 – 2010 – Siamo sulla via del ritorno, intorno alle ore 18 ed io sono l’ultimo della fila, gli altri che mi precedono si girano quanto basta per fissare tempo e luogo e quindi continuiamo sulla via del rientro.
 Ciao Cancello Arnone, ci rivedremo un’altra domenica, quando partiremo dall’attracco che abbiamo scoperto in fondo a via Giuseppe Garibaldi per continuare a risalire controcorrente e siccome questa volta non troveremo due ponti con salto contrario faremo un maggior numero di chilometri.