Cancello ed Arnone-Vicenda TIA-IVA
Le leggi le fa il parlamento attraverso i suoi due rami, Camera e Senato, leggi che debbono sempre rispecchiare crismi di ottemperanza alla carta costituzionale del ‘48.  Tuttavia il nostro ordinamento giuridico, e in particolare i padri fondatori,  prevede altresì un’ organo che deve vigilare sul non sempre ottimo lavoro che il parlamento opera nel partorire testi normativi, e non è un caso che talune leggi licenziate  siano state oggetto di incostituzionalità tali da essere poi abrogate in seguito alla loro promulgazione.  Faccio questa premessa perché voglio intervenire, spero per l’ultima volta sulla vicenda Tia – Iva.
 Stabilito chi fa le leggi è opportuno ricordare che i giudici sono coloro che sono chiamati a dare una corretta applicazione della norma e in taluni casi a darne una interpretazione che possa riempire quegli spazi  di vacatio legis e  disciplinare   materie  scarne.  Ora la giurisprudenza non è legge , ripeto non è legge, essa è un insieme di sentenze che rappresentano una casistica di una moltitudini di fattispecie. Ben può accadere che un giudice dica una cosa e un ’altro completamente opposta sulla medesima vicenda. Ora come dissi in passato dalle pagine di questo blog, ci sono una serie di utenti che hanno abbracciato l’interpretazione della Tia come tributo esente da Iva non solo perché asserito dalla Corte di Cassazione con una ciclicità oramai  assordante ma anche in virtù di una famosa sentenza della Corte Costituzionale. Oggi apprendo che il nostro ente comunale, ufficialmente  mediante l’avv. Viola Gaetano in data 27 marzo c.a.  vista l’ultima sentenza della Corte di Cassazione 3756,  (ma c’è n’era stata anche un’altra di febbraio di quest’anno  che in verità  stabiliva il medesimo contenuto) che statuisce come  la Tia sia un tributo e non un’entrata patrimoniale,  di recarsi presso gli uffici comunali per procedere ad una elaborazione dello scorporo dell’iva dalla Tia.
Chiedo  e domando:  c’era necessariamente bisogno di nuove sentenze , di 23 ricorsi circa e conseguente conferimento di incarico legale per un importo di circa 5000, 00 euro all’avv. Coviello Luigi quale professionista chiamato a contrastare le richieste di questi utenti come da determina n. 49 del 07.03.2012 , per raggiungere un risultato che tramite concertazione, oculatezza  e  forse qualche suggerimento proveniente dai cittadini si poteva raggiungere ugualmente?
E in tutto questa vicenda, la minoranza consiliare dov’era? Perchè non ho sentito ne visto anche tramite i cartelli domenicali, proteste e critiche in merito? Un silenzio assordante che il ruolo minoritario non può permettersi.  Â
In definitiva,  una buona cosa che l’amministrazione abbia cambiato idea e rivisto i parametri della Tia, una buona che abbia cinto e sferzato verso una  direzione che va nel senso della giustizia,  una   cosa  buona soprattutto per i cittadini che possono sentire la vicinanza di un’attenzione istituzionale che seppur non  sorda ai movimenti sociali ha difficoltà ad udirle nell’immediato, tuttavia   un’ onere non indifferente per una serie di spese che potevano non solo esser risparmiate dalle  esasperate casse dell’ente ma anche dai contribuenti- ricorrenti, un braccio di ferro (vinto dai cittadini) che si poteva evitare.
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Amico del popolo