CANCELLO ED ARNONE-VIBRANTE SERATA ANTOLOGICA DI LETTERATITUDINI
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COMUNICATO-STAMPA del 29 giugno 2012
Il Gruppo di Lettura del Basso Volturno ha chiuso la stagione 2011/2012
Da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Boris Vian gli Autori letti durante il trionfo di SuperBalotelli
 (Raffaele Raimondo)Â
 Gli appuntamenti del percorso 2011-2012 di Letteratitudini si sono conclusi, nell’elettrizzante serata di SuperBalotelli, con una rassegna antologica di notevole interesse culturale. Coincidente in parte con la diretta televisiva Italia-Germania – che ha visto trionfare con un 2-1 perfino poco eloquente la travolgente nazionale di Prandelli anti-tedesca finalmente capace di mettere “le birbe alla berlina†– , il raduno del Gruppo di Lettura guidato dall’ospite-ospitante Tilde Maisto non ha affatto glissato, abbeverandosi a sorgenti letterarie oltremodo limpide, con qualche puntata a fonti “di frattura†parimenti gratificanti. Da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Boris Vian l’itinerario di lettura-commento seguìto nell’incontro estivo, al termine del quale i lettori “maistiani†si son lasciati con la promessa di rivedersi alla “sinfonia d’autunnoâ€. Denso e di bella impaginazione il fascicolo impiegato per leggere e riflettere “ad alta voceâ€: all’incipit elaborato da Marinella Viola una sintesi del “Il Gattopardo†curata da Giannetta Capozzi; poi il riferimento a “L’amante di Lady Chatterley†preferito da Arkin Jafuri ed, ancora, un celebre duetto della tragedia “Romeo e Giulietta†di Shakespeare proposto da Tilde. Sfogliando e risfogliando, è arrivato il momento preordinato da Mena Maisto che ha reso omaggio al mondo dell’infanzia, attingendo al testo “Dedicato a tutti i bambini del mondo†di Doret’s Law Nolte. Su assist di Pina Manzo è stato poi letto il brano “Le cose che ho imparato dalla vita†uscito dalla penna di Paulo Coelho, mentre alla recitazione di “Calannario†dell’immortale Totò ha provveduto Felicetta Montella con frizzanti toni. Una bella scoperta quasi corale ha agevolato Concetta Pennella recitando versi sulle tracce di Antonia Pozzi. In conclusione la disarmante “Io non vorrei crepare†di Boris Vian, già galoppante cavallo di battaglia di Vittorio Gassman.