Cancello ed Arnone, Riflessioni sul PDL in Campania
nella foto Mario Ambrosca
Le elezioni regionali specialmente quelle che decideranno la sorte della campania offrono un profondo spunto di riflessione per valutare l’operato del Pdl nel suo quasi primo anno di vita, ma ancora di più rappresentano un’opportunità che alla classe dirigente politica campana non può assolutamete sfuggire.
Non è la solita storia della disfatta bassoliniana o la fine del bossolinismo, ma costituisce per il partito in campania il momento della riflessione.
In effetti queste elezioni si presentano facili da vincere, il problema è poi governare…
Ed è proprio da qui che riparte la sfida, quella di cercare i candidati giusti, i temi giusti, le persone che poi si faranno carico del cosiddetto cambiamento, la parola che nelle stanze del potere da Roma in giù riecheggia in questi giorni.
L’odore di politica con la P minuscola, del malcontento ormai visibile all’interno del partito è arrivato fino al naso attento di Silvio Berlusconi, ragion per cui il cavaliere ha deciso di prendere nelle sue mani le redini della situazione.
Ha posto il suo veto su Stefano Caldoro e a quanto si apprende ha deciso di avocare i coordinatori nazionali, i quali forse avrebbero provocato qualche pasticcio in sede di formazione delle liste.
Berlusconi sa quanto è importante la campania nello scacchiere nazionale e quanto sarà utile la campania nelle prossime elezioni politiche.
In campania non si può perdere anche perchè in campania Berlusconi ci ha messo la faccia. Fonte: Mario Ambrosca Blog
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Postato da Elio Romano su Corriere medio tirreno il 1/21/2010 10:36:00 PM