Cancello ed Arnone- Il randagismo ha provocato e provoca danni agli altri animali ed anche all’uomo.Cosa Fare?

 

 

di Mattia Branco

Abbiamo più volte trattato il problema randagismo.Lo riprendiamo l’argomento anche in virtù di ciò che è accaduto alla collega Tilde Maisto e che abbiamo riportato nei giorni scorsi sui nostri siti.Toccare questo tema negli ultimi tempi è di grande attualità. Infatti molte trasmissioni televisive di grande portata hanno parlato di questo fenomeno che in Italia si sta allargando a dismisura tale  che a volte ci sono anche vittime tra le persone e specialmente tra i bambini. Nella nostra nazione si parla quasi di 600.000 randagi. Un pericolo pubblico ed anche una piaga per lo stesso abbandono dell’amico dell’uomo. Fortunatamente ci sono tante persone che dedicano la loro vita a questi animali che per la strada oltre ad ammalarsi possono diventare anche pericolo pubblico. Cancello ed Arnone non è indenne da questo fenomeno. Anzi negli ultimi mesi sta allargandosi a vista d’occhio. Gruppi di randagi a cinque,sei alla volta, vagano per il paese senza alcun controllo. Si azzannano fra di loro e cercano anche di aggredire le persone che passano. Molti sono macilenti a rischio anche di malattie infettive.Più volte negli anni passati  abbiamo fatto un esposto avendo assistito anche personalmente  ad un inseguimento di un randagio di due ragazzi,abbaiando li cercavano di raggiungere e solo con  il nostro intervento e l’affannosa corsa degli stessi inseguiti,evitarono il peggio. Il Comune ha cercato di intervenire segnalando il fenomeno agli organi competenti, ma il problema non è stato risolto. Metterli presso un canile, per un amministrazione comunale con casse già deficitarie, è un aggravio di spese insostenibile. Bisognerebbe costruire più canili con gestione a carico dello stato. In una delle trasmissioni televisive a cui abbiamo assistito c’era anche una proposta che chi volesse adottare un randagio veniva incentivato con un contributo statale. Si potrebbero trovare altre formule per difendere l’amico dell’uomo, ma anche e soprattutto l’UOMO.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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