di Emilia D’Ambrosio
Ieri, 09/01/2018, presso il complesso scolastico Ugo Foscolo, nell’aula Magna di Cancello ed Arnone, i ragazzi della 3°A, 3°B, 3°C e 3°D della Scuola Secondaria di 1° Grado hanno onorato il Giorno del Ricordo, che si commemora il 10 gennaio, e il Giorno della Memoria in onore di tutte le vittime delle Foibe e della Shoah, con una bellissima manifestazione.
Il termine foiba indica una profonda buca, simile ad un pozzo, tipica delle regioni carsiche. Le foibe sono dei veri e propri abissi naturali, particolarmente utili per disfarsi di oggetti di grandi dimensioni. Nella Venezia Giulia, durante e subito dopo la Seconda guerra mondiale, si diffuse l’usanza di gettare dentro le foibe i corpi delle vittime di scontri tra partigiani e nazifascisti, e quelli delle vittime di alcuni episodi di violenza di massa perpetrati dai partigiani iugoslavi.
Per questo evento, con l’aiuto degli insegnanti, hanno potuto esprimere, in modo semplice, ma soddisfacente, le testimonianze di alcune delle tantissime vittime che hanno vissuto tale barbaria, come Primo Levi nel racconto “Se questo é un uomo” e di alcuni passi del diario di Anna Frank organizzati con videodocumentari, canzoni a tema ed ebree, poesie e tanto altro!
La manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti della preside, prof. Maria Martucci, che nel salutare i presenti ha voluto condividere un suo personale ricordo riguardo ad una signora che attese il marito disperso in guerra, con occhi colmi di speranza, fino alla sua morte e che mai più rivide!
Doveroso quindi un ringrazianento da parte di tutti i genitori, alla Preside, ai docenti, che con tanta pazienza e dedizione hanno saputo sensibilizzare e trasmettere ai nostri ragazzi, ancora una volta, quei valori fondamentali che hanno reso possibile la nostra libertà di cittadini.
Citando un pezzo del testo “Auschwitz” di Francesco Guccini concludo con l’augurio che finiscano tutte le guerre, che non vi siano mai più discrimazioni etniche, che non vi siano più atti di bullismo, che si rinnovi ogni giorno il valore nell’uguaglianza tra i popoli e che i nostri giovani possano apportare miglioramento e speranza dove ve ne é più bisogno!
“Son morto che ero bambino
Son morto con altri cento,
Passato per un camino,
Ed ora sono nel vento…
Nei campi tante persone che ora sono nel vento…