CANCELLO ED ARNONE- Grande successo per la giornata mondiale della poesia.
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 di Maria Ciaramella
Il giorno 21 Marzo 2011, nella Biblioteca Comunale di Cancello ed Arnone, si è svolta la Giornata Mondiale della Poesia. Dopo i saluti del Sindaco Pasqualino Emerito, l’Assessore alla cultura Rosa Maria Paolella, organizzatrice dell’evento ha dato il via alla serata, leggendo una delle poesie di Alda Merini “Le più belle poesie†aprendo la prima sessione dedicata alla lettura dei versi, scritti da alcuni concittadini che hanno aderito all’iniziativa: Maria Pagliaro, Graziano Roberta, Antonio Leone, Leggiero Pasquale, Mattia Branco, Gabriella Petrella e Raffaele Raimondo. Il cuore della serata è stata la presentazione del primo Romanzo del direttore scolastico Giuseppe Santabarbara, “Il Cerchioâ€. Il Prof. Raffaele Raimondo, curatore della bozza, ha presentato il romanzo “un’opera stile fantasy scegliendo un personaggio straordinario, Francesca, che è una strega del 1500. Una trama complessa, accattivante in cui gli aspetti di carattere umano si incrociano con aspetti di carattere sociale, religioso, e quasi con l’esoterico. Il libro si legge con una facilità e godibilità veramente straordinaria. Cancello ed Arnone per me e per Santabarbara è la nostra seconda patria, torniamo qui come a casa nostraâ€. L’intervento di Santabarbara, emozionato per il suo ritorno a Cancello ed Arnone insieme con il fratello Pietro, ha fatto crescere nei presenti la curiosità di leggere il suo romanzo “un misto a volte tra latino e italiano arcaico, con la spiegazione nelle note, per non far perdere il senso della lettura. Il titolo del libro non nasce tanto dalla scena dove la strega traccia un cerchio per cercare di avere l’amore di una persona, ma tutto è visto come un cerchio che è cominciato nel 1500 e si conclude nel 2008â€. Una serata di grande cultura dove si sono aperte le porte ai sentimenti e alle emozioni. Tutto ciò che viene scritto con il cuore è vita, è espressione libera e potenza di linguaggio.“Le più belle poesie si scrivono davanti a un altare vuoto, accerchiati da argenti della divina folliaâ€.