Cancello Arnone. Dove sono finiti i pesci del Volturno?
                        di Pasquale Leggiero.
Cancello Arnone. È di questi giorni la notizia di alcuni pescatori della zona che alla loro appassionata attività di pesca nelle acque del nostro fiume non si pesca niente. Essi si sono chiesti: a cosa è dovuto la mancanza di pesci? In passato alcune analisi effettuate al nostro Volturno hanno rivelato il secondo fiume non inquinato d’Italia, e questo ci fa onore. I nostri interlocutori raccontano che in alcuni tratti del Volturno l’acqua si presenta meno chiara e si sono chiesti a cosa è dovuto questa poca limpidezza? Si sono rivolti a noi per far si che la loro voce giunga agli organi preposti . Prima di scrivere abbiamo voluto approfondire la notizia ricevuta e tramite internet ci siamo messi alla ricerca di ulteriori notizie, per cercare di capire a cosa era dovuta la mancanza di pesci nel nostro Volturno. Nello specifico alla mancanza di pesci non abbiamo trovato nessun riferimento, ma tramite organi di stampa on-line abbiamo scoperto di un inchiesta avviata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere e poi allargata ad altre. Riportiamo delle notizie scritte l’ultimo 17 maggio …  E, quando si è arrivati al Volturno, ha compiuto un ulteriore salto di qualità . «Per lunghi tratti — racconta il procuratore — il corso del fiume si presenta abbastanza pulito: anzi, direi sorprendentemente pulito. Poi, grazie ai voli, ci siamo accorti che l’inquinamento, elevatissimo, arrivava da un punto preciso: e cioè, dall’intersezione col suo affluente principale, il Calore, che attraversa le province di Avellino e Benevento». In soldoni, numerosi comuni – anche molto importanti – dell’Irpinia e del Sannio, sversando le acque reflue non depurate direttamente nel fiume, hanno contribuito in maniera significativa all’inquinamento del litorale casertano. Una volta raggiunta questa consapevolezza, l’inchiesta avviata da Santa Maria Capua Vetere è diventata di sistema, con la costituzione di un’azione sinergica di tutte le procure territoriali interessate, sotto il coordinamento della procura generale. Quindi viene da chiedersi: la mancanza di pesci è dovuta all’inquinamento sopra riportato oppure ci sono altri motivi? Confidiamo nella chiarezza di organi preposti e ci diciamo disposti a riportare altre notizie in merito, qualora dovessimo averle.
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