Cancello Arnone. Don Antonio se n’è andato e don Sabatino è venuto.

Don Antonio Buompane

Don Sabatino Sciorio

     di Pasquale Leggiero.

Dopo trentaquattro anni, dal 1977, il parroco della parrocchia Regina di tutti i Santi, don Antonio Buompane, ha rassegnato le dimissioni. Don Antonio giunse nel lontano 1977 dopo che la parrocchia era stata guidata dal compianto don Marco Feola. Don Buompane di origine fossataro arrivato giovanissimo nell’attuale parrocchia fa si che molti si avvicinino a Dio e alla chiesa cattolica. Domenica quando ha celebrato la sua ultima messa da parroco della chiesa,  la popolazione  presente  piangeva . All’inizio don Antonio dice: dedico questa messa a mia sorella Maria scomparsa prematuramente quattro anni fa, lei quando veniva in ferie preferiva questa messa domenicale (delle ore 9.30) e amava questa comunità. Don Antonio durante l’omelia rassicurai fedeli: non vado in nessun paese straniero, ma in un paese a pochi chilometri e qualche volta potremmo anche incontrarci fisicamente e sarà un piacere. Sono stati trentaquattro bellissimi anni ma come tutte le cose belle hanno un inizio e una fine. Un parroco passa, gli uomini passano, ma la chiesa, il vangelo e Dio non passeranno mai. Vorrei stare qui a parlare per ore e ore di questi trentaquattro anni ma tutto si riduce a un grazie. Mi piacerebbe riposare almeno qualche anno prima di tornare al padre ma nessuno conosce i disegni di Dio e ciò che lui vorrà. A questo punto è seguito un forte applauso dal popolo fedele.

Don Antonio ha saputo anche insegnarci che partecipare a una messa senza fede è come cucinare senza condimento. Altro insegnamento è che avere pazienza e virtù vuol dire aver fede. Un grazie a Don Antonio per tutto quello che ci ha insegnato, un grazie anche alla signorina Anna, sorella di Don Antonio, per aver avuto la pazienza di insegnare alle scuole cantorum minori che si sono susseguite negli anni, nelle epoche addietro è stata anche insegnante del catechismo ai bambini di ogni tempo. Forse qualcuno obietterà che semplicemente dava una mano al fratello. Ci sentiamo in dovere di affermare, e assumerci la responsabilità, che un’altra sorella di parroco o non sarebbe mai comparsa, oppure si sarebbe limitata a prendersi  cura del proprio fratello, invece, la signorina, come tutti la chiamavano, si è anche interessata delle cose di chiesa in parrocchia e questo le fa onore, chi vuol contestare venga avanti. Forse qualcuno ci dirà che Don Antonio molte volte faceva penare, prima di dire sì alle varie iniziative ecclesiastiche che si volevano intraprendere, ma il far penare di un uomo di chiesa vuol dire verificare l’effettiva fede, perché solo chi ha tanta credenza nel cuore sa aspettare. Non ci sentiamo in grado di dire se don Antonio ha insegnato poco o molto in questi anni, ma una cosa è certa che a volte il poco è buono e il molto non serve. Non possiamo fare altro che ripetergli grazie Don Antonio, per tutto quello che ci avete insegnato, grazie per quante volte avete avuto pazienza, per quante volte ci saremmo meritati di essere presi col braccio e buttati fuori e per sempre dalla chiesa, ma la vostra pazienza e la vostra fede hanno vinto e stravinto. Ci mancherete voi, e i vostri discorsi fatti con amore, a volte anche pungenti, ma servivano molto e a molti. Grazie Don Antonio per tutti gli anni che siete stato tra noi e che Dio vi faccia vedere tanti e tanti anni ancora. Grazie di tutto a voi e alla signorina. Ciao parroco Buompane e chi vi vuol bene spera che un giorno possa incontrarvi.

Domenica sera alle ore 18.00, poi, c’è stato l’insediamento di don Sabatino Sciorio, di origini paesane è cresciuto alla parrocchia Maria SS Assunta in cielo, fin da giovanissimo ha sentito il bisogno di dedicare la sua vita a Dio, e ha avuto pazienza di farlo passo dopo passo. Da ragazzino si avviava dietro il suo parroco Don Biagio Natale, il mitico e compianto Don Biagino. Il giovane Sabatino ha varie volte proiettate pellicole che parlavano della chiesa (Gesù, Maria, eccetera) Molto devoto di Santa Veronica Giuliani, e da ragazzo ha organizzato anche i pullman per Città di Castello, monastero delle suore cappuccine ove è presente Santa Veronica. A notare il giovane Sciorio è anche l’allora vescovo di Capua Mons. Luigi Diligenza, deceduto poi da qualche mese, con tale pastore diocesano a Sabatino è approvato il gruppo di preghiera laicale di spiritualità passionista. Poi in seguito, non ricordiamo l’anno, il giovane Sabatino diventa Don Sabatino e inviato a celebrare messa prima a Borgo Appio e poi a Santa Maria la Fossa. Oggi il vescovo di Capua, Mons. Bruno Schettino l’ha inviato nel suo paese di origine all’altra parrocchia di dove egli è cresciuto e nominato sacerdote. Domenica sera a celebrare la Santa Messa vi era sua eccellenza monsignor Schettino ove ha ufficializzato l’ingresso del nuovo parroco. Tutti erano ad attenderlo: autorità, gruppo di preghiera San Pio e protezione civile. Ad accompagnare don Sabatino, dopo 5 anni di presbitero a Santa Maria la fossa, vi erano fossatari  e il loro vicesindaco, Salvatore Russo, che ha ringraziato don Sabatino per i 5 anni svolti tra loro, consegnando al prelato una targa ricordo. Poi è stata la volta del benvenuto del sindaco cancellese, dott Pasqualino Emerito. Non sono mancati gli impegni per la costruzione per una chiesa più grande. Speriamo sia la volta buona, anche se si ampliasse la chiesa attuale, non sarebbe male. Il sindaco ha annunciato: domenica, 10 luglio, alle ore 20.00 ci sarà la festa di benvenuto per il nostro don Sabatino, che si svolgerà nella villa comunale. Dal canto suo il nuovo pastore annuncia che le messe settimanali ci saranno tutti i giorni alle ore 8.30, mentre di sabato quella serale della cappella si avrà alle ore 18.30, le tre messe domenicali saranno nei seguenti orari: 8.00, 9.30, 11.00, in pratica la messa domenicale che con don Antonio si celebrava alle 11.30, ora è mezz’ora prima. Domenica alle 20.00 saremo tutti a festeggiare don Sabatino. Benvenuto tra noi don Sabatino.  

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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