CAIAZZO: SCUOLA E FAMIGLIA OGGI: SE NE DISCUTERA’ IL 30 AL CENTRO ‘DE SIMONE’
                       Sempre più importante, nella società contemporanea, la collaborazione genitori-insegnanti
CAIAZZO: SCUOLA E FAMIGLIA OGGI: SE NE DISCUTERA’ IL 30 AL CENTRO ‘DE SIMONE’
                        Il dibattito si svilupperà dopo la conferenza introduttiva del dirigente scolastico Raffaele Mone
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CAIAZZO (Raffaele Raimondo) – Mercoledì 30 ottobre, alle ore 17, presso il Centro di promozione culturale “F. De Simoneâ€, nell’ambito delle iniziative del Caffè Letterario, il dirigente scolastico Raffaele Mone terrà una conferenza sul tema “Scuola e Famiglia oggiâ€. Non basta annunciare l’ingresso libero per tutti gli interessati: bisogna auspicare, infatti, una massiccia ed attiva partecipazione specialmente di genitori ed insegnanti che sono i primi e decisivi attori di un sistema collaborativo mancando il quale ne derivano ricadute irreparabili nei processi educativi degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. L’argomento sembra posto dagli organizzatori in forma descrittiva; in realtà , invece, è oltremodo complesso e problematico. Certamente il relatore, grazie alla sua consolidata competenza in materia, ne coglierà i più disparati profili e metterà in rilievo
quanto possa far bene il costante dialogo fra due istituzioni – famiglia e scuola – chiamate ad istruire ed educare le giovani generazioni. Eppure ci si deve augurare un sereno e diretto confronto fra i suddetti “primi e decisivi attoriâ€. Essi soltanto potranno contribuire, sulla base della loro esperienza, a tracciare il disegno concreto di tempi, regole, compiti, impegni, difficoltà , insoddisfazioni, insuccessi e gratificazioni che un’autentica collaborazione implica. Solo una tale verifica consentirà di individuare anche le soluzioni possibili per un progressivo miglioramento degli stili e della sostanza del condiviso dovere di educare in convergenza di intenti e di pratiche attuative. A nessuno sembri scontato e pacifico tutto questo! Troppi fatti, per converso, denunciano livelli di indifferenza o addirittura di contrasto o di “silenzio per quieto vivereâ€. Non pochi sostengono che i genitori si fanno vivi a scuola solamente quando avviene l’assegnazione dei figli alla classe, al corso. a questo o a quell’insegnante; del resto le statistiche descrivono pure le misere percentuali della loro partecipazione alle assemblee preordinate all’elezioni dei rappresentanti negli organi collegiali. Altri evidenziano una certa insofferenza di alcuni docenti verso i genitori che vogliono “ficcar troppo il naso†nelle dinamiche scolastiche. L’una e l’altra interpretazione hanno del vero, ma entrambe vanno superate in nome del superiore beneficio di scolari e studenti ai quali non può essere dato il diseducativo “spettacolo†della “divergenza fra la mamma e la maestraâ€. Al contrario, quanta serenità e quanto benessere psicologico ed affettivo germogliano nelle situazioni in cui gli tutti gli educatori vanno d’accordo, si rispettano reciprocamente, riflettono e programmano insieme! Ben vengano allora l’occasione di un aperto confronto e il desiderio di cercare comunque un’intesa, oltretutto per proteggere un po’ di più i “piccoli†dallo strapotere della “cattiva maestra televisione†e di una società in cui, come ciascuno può osservare, i veri valori della vita sono andati da tempo “a farsi benedireâ€.
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