Bravi. Bravi. Bravi. Abbiamo imboccato il sentiero giusto.

Gentili Candidati,

come già anticipato con pregressa corrispondenza si è registrata una notevole inversione di tendenza rispetto alle due precedenti edizioni: a fronte del sensibile calo “quantitativo” è migliorato in modo stupefacente il livello “qualitativo”. La sezione racconto, che nelle precedenti edizioni è risultata la peggiore per qualità delle opere presentate, ha sortito risultati sorprendenti.  Ciò vuol dire che non sono rimaste inascoltate le severe reprimende espresse senza tanti giri di parole. Era ciò che volevamo.

Abbiamo deciso, pertanto, di premiare alla pari, con una menzione speciale su pergamena e la classica medaglia ricordo, i candidati classificatisi oltre il terzo posto che abbiano raggiunto un punteggio superiore al 7 sulla scala da 1 a 10.

Gli otto racconti al vertice della classifica, sia pure con le inevitabili differenziazioni, sono dei veri capolavori. Siamo in presenza di contesti narrativi che trascendono la mera caratterizzazione dilettantistica e si proiettano verso un livello qualitativo di assoluta pregnanza professionale.

Tra i restanti racconti ve ne sono alcuni senz’altro definibili eccellenti, ma il dato importante è che nessuno di essi sia sceso al di sotto della sufficienza e la media si colloca tra il buono e l’ottimo.

Le “poche” distonie riguardano aspetti che non ci preoccupano più di tanto e che saranno gestite con appositi provvedimenti già a partire dalla prossima edizione.

Persiste, per esempio, la propensione al racconto autobiografico, che va contenuta in quanto ingloba un vizio tipicamente italiano, l’autoreferenzialità, che si dipana in tutti i contesti sociali non senza gravi conseguenze: l’eccesso di autoreferenzialità porta a presumere di avere sempre ragione e a non mettersi mai in discussione.    
Abbiamo ancora notato “refusi” dovuti alla mancata attenta revisione, anche a fronte di uno stile letterario impeccabile. Per questa edizione li abbiamo segnalati in modo da consentire agli autori di apportare le necessarie correzioni. Nel prossimo bando sarà chiaramente spiegato, invece, che anche agli errori dovuti a mera distrazione sarà attribuito un peso nel complesso calcolo del punteggio finale. L’accuratezza nella presentazione di un’opera è un elemento non meno importante del suo valore.
Stiamo pensando, altresì, di redigere delle norme redazionali che forniscano chiare regole da seguire in campo ortografico e mettano al bando tutte le scemenze che si stanno imponendo con la cosiddetta scrittura inclusiva, vera violenza della lingua. In rete vi sono molti esempi di norme redazionali ed è pazzesco il caos che ne deriva, soprattutto per quanto concerne l’utilizzo delle maiuscole, delle minuscole, dei sostantivi maschili preceduti da articoli determinativi femminili e altre amenità retaggio del profondo decadimento che pervade ogni campo di questo quinto stadio dell’anaciclosi temporale e quindi, ahinoi, destinato a peggiorare.



Ѐ il nostro tempo, tuttavia, ed è nostro dovere fare di tutto per viverlo nel modo più dignitoso possibile. Concentriamoci, quindi, sul tanto di bello  offerto dalla sezione racconto e lasciamoci deliziare da ciò che ci diranno gli autori selezionati.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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