BASTA CON LA CAMORRA DEI LAVAVETRI AI SEMAFORI DEL VIALONE CARLO III
Caserta – Ormai sono pluriquotidiane le minacce e le aggressioni agli automobilisti, costretti a fermarsi ai semafori di San Nicola la Strada, da parte di immigrati nigeriani, che liberamente spadroneggiano da anni in zona, quali lavavetri abusivi, così come è la loro presenza in Italia.
Lo afferma la Segreteria della Confederazione Cisas anche a nome dei delegati locali Cisas dei comuni di San Nicola la Strada, Recale, Capodrise e Caserta, interessati al transito stradale sull’importante Vialone Carlo III^, strada attualmente di competenza dell’Ente Provincia.
Nonostante tutto e le continue segnalazioni da parte dei residenti della zona e degli automobilisti, tranne sporadici interventi, nessuno controlla, cosa che dovrebbero fare la Polizia Provinciale, le varie Polizia locali e le altre forze di Polizia Statale.
A richiesta, arrivano i carabinieri mentre i cosiddetti lavavetri già sono scappati, pur essendo un gruppo numeroso ben organizzato, anche di piccola età , e con bici, che risiedono in case nelle vicine campagne. Trattasi prevalentemente di etnia nigeriana.
Contrariamente agli altri lavavetri stranieri, siti in altre zone cittadine, che si comportano correttamente nei riguardi dei passanti e degli automobilisti, questi della famosa rotonda di San Nicola la Strada sono autentici delinquenti. Questi – secondo la Segreteria della Cisas – andrebbero bloccati nel corso di un apposito e coordinato intervento delle varie Polizie.
Se sono – come sembra – immigrati clandestini andrebbero espulsi dall’Italia effettivamente e non col solo famoso pezzo di carta in quanto trattasi di un gruppo numeroso e ben organizzato di stranieri che si comportano da camorristi in Italia mentre nel loro paese devono fare le pecorelle.
A tale proposito, la Segreteria della Cisas, rivolge un forte appello a tutte le Istituzioni competenti, sia provinciali che locali, affinché questo gravissimo e ripetuto sconcio abbia a finire e che gli Italiani, residenti nella zona unitamente agli automobilisti, possano tranquillizzarsi, specialmente le donne, che sono vivamente preoccupate.
È davvero incomprensibile che una questione di ordine pubblico da anni non sia risolta.