BALNEARI: UE; PE CHIEDE VALUTAZIONE IMPATTO BOLKESTEIN
BALNEARI: UE; PE CHIEDE VALUTAZIONE IMPATTO BOLKESTEIN
APPROVATA RISOLUZIONE SU ‘CRESCITA BLU’,ACCENTO SU TURISMO COSTE
(ANSA) – STRASBURGO, 02 LUG – Il turismo balneare riveste
un’importanza centrale per la crescita e lo sviluppo delle
regioni costiere dell’Ue: la Commissione europea deve effettuare
al piu’ presto una ”valutazione d’impatto”
per verificare se
la direttiva Bolkestein del 2006 abbia avuto ripercussioni
negative sul settore. E’quanto ha chiesto oggi l’Europarlamento,
riunito in sessione plenaria a Strasburgo, approvando una
risoluzione incentrata sulla ‘Crescita blu’, ovvero sulle misure
necessarie a rilanciare la crescita sostenibile del settore
marino e del trasporto marittimo.
L’Aula ha inviato ”una richiesta forte alla Commissione
di
riaprire il capitolo degli effetti nefasti della Bolkestein sul
comparto balneare”, ha spiegato l’eurodeputato di Fratelli
d’Italia Carlo Fidanza. Ad una prima richiesta in tal senso
dell’ottobre 2011 Bruxelles non diede seguito, ma
”l’esecutivo
comunitario non puo’ piu’ ignorare una sollecitazione decisa da
parte di Strasburgo”. Fidanza si e’ augurato che il governo
italiano ”voglia farsi forte di questo pronunciamento per
riaprire un tavolo di negoziato con la Commissione europea al
fine di ottenere la tutela della specificita’ del settore”.
Anche l’eurodeputato indipendente Claudio Morganti e’ tornato
a difendere il patrimonio culturale che deriva dal settore
balneare, che ”contribuisce alla prosperita’, allo
sviluppo e
alla sicurezza d’interi tratti di costa”. A causa della
direttiva Bolkestein ”migliaia di piccoli imprenditori
rischiano di essere spazzati via dalle multinazionali del
turismo, e questo e’ un pericolo che non possiamo permetterci
viste le grandi potenzialita’ delle oltre 30 mila aziende
balneari presenti in Italia”, ha osservato Morganti.
Nella risoluzione approvata dal Parlamento Ue sono stati
inoltre accolti degli emendamenti sull’insularita’ e sulle zone
franche. Nel testo si chiede ”la piena integrazione delle
maggiori isole europee nelle Autostrade del Mare, al fine di
migliorare la loro accessibilita’ ed accrescerne la
competitivita”’, ha spiegato l’eurodeputato
dell’Italia dei
Valori Giommaria Uggias.
La Commissione europea e’ stata inoltre invitata a
”tenere
in debita considerazione le regioni insulari nel prossimo quadro
finanziario pluriennale 2014-2020, tenuto conto dei vincoli
strutturali dovuti al loro isolamento e alle caratteristiche”,
ha aggiunto Uggias. Infine, il Parlamento ha esortato
l’esecutivo Ue ”a considerare l’istituzione di zone
franche
quale strumento in grado di porre un freno alla spirale
recessiva che investe le aree insulari veicolandone la crescita
e lo sviluppo”. (ANSA)