Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri.
XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Lc 19,45-48)
Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, entrato nel Tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia Casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel Tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Non compravano e vendevano solamente animali, attrezzi e oggetti vari, avevano innanzitutto messo in vendita la loro fede, e l’intelletto oscurato non percepiva più la rovina in cui erano caduti. A questa condizione si riduce l’uomo di ogni tempo che si allontana da Dio.
La riflessione sul passo del Vangelo di oggi è doverosa per quanti sono stati chiamati con una vocazione speciale a servire Dio e a vivere con il cuore distaccato da tutto ciò che è profano e frivolo. Il cuore che non vibra più per Gesù è indurito ed è facile cadere in una delle tante tentazioni che i diavoli escogitano di continuo con micidiale operosità soprattutto ai Ministri sacri.
È umano peccare, è anche fin troppo umano scivolare sempre più lontano da Gesù quando si vive senza Fede. Gli ebrei che commerciavano dentro il Tempio erano convinti e illusi di adorare Dio, incapaci di specchiarsi con la coscienza e scoprire che andavano verso la strada della loro rovina.
Gesù nei tre anni di apostolato condannò con fermezza gli scandali e le corruzioni dei capi spirituali dell’ebraismo che non seguivano più i Comandamenti. Inveiva contro scribi e farisei e diceva ad essi che avevano usurpato la Cattedra di Mosè, considerava gli scribi e i farisei rappresentanti di una religiosità legalistica e ipocrita.
Lo scandalo più grave che Gesù condannava, riguardava la manipolazione della Bibbia, proprio come sta avvenendo in questi ultimi anni.
Con la reazione di Gesù nel Tempio, Egli ci ha mostrato l’ira di Dio verso quanti rovinano le cose sacre o ne fanno un utilizzo profano.
Gesù mosso dallo zelo per la Casa del Padre suo, dalla pietà che nasceva dal profondo del suo Cuore, non poté sopportare quel deplorevole spettacolo e scacciò tutti fuori dal Tempio, così avverrà per i Ministri sacri che hanno tradito Gesù e non obbediscono più a Lui.
NELLA NOSTRA AMATA CHIESA SONO PRESENTI ANCHE I MERCENARI CHE LA INFANGANO MA LA CHIESA MISTICA È IN CIELO, SANTA, CASTA, INEFFABILE E INDEFETTIBILE.
Le strutture materiali che sono sparse nel mondo potranno essere distrutte e bruciate, come è già avvenuto in tante Nazioni, che hanno visto al potere dittatori malvagi e sanguinari.
La più grande crisi della Santa Chiesa proviene dalla perdita dell’onestà intellettuale di molti che hanno promesso piena fedeltà a Dio, al Vangelo e alla loro vocazione. Non sono mercanti esclusivamente per la ricerca del denaro e così vivere agiatamente, mercanti sono anche quelli che scambiano Dio con le opere corrotte.
In molti casi la nuova mentalità spirituale è quella protestante, un grande paradosso ma sta avendo successo questa dottrina che elimina il peccato e il suo diabolico maestro Lutero così incitava: «Pecca più che puoi, avrai diritto a più misericordia». Un folle.
Questo eresiarca sta prendendo il posto di Gesù nei cuori di numerosi Vescovi e Sacerdoti, infatuati dalla dottrina allegra e lussuriosa del padre degli eretici, sottomessi come marionette allo spirito falso che emana la dottrina protestante.
Dalle rivelazioni di Santi e Sante mistici, sappiamo che Lutero è all’inferno.
Da una semplice valutazione razionale, si comprende che non è solo un errore teologico la «santificazione» di un corrotto come Lutero, c’è innanzitutto la mancata verità che indica un agire disonesto, poi la diffusione applicata capillarmente.
Nei loro progetti c’è la trasformazione della Santa Chiesa Cattolica, si vuole unificarla ai protestanti con l’eliminazione della Sacra Tradizione, quella che è iniziata dagli Apostoli ed è contenuta nell’autentico Magistero della Chiesa.
Nella Casa di Dio deve permanere la santità e mai «un covo di ladri»!
Si è passati gradualmente e in maniera indolore, da un culto intimo, interiore e spirituale, ad un culto solo esteriore, senza Dio. Una nuova fede umana ha preso il posto del soprannaturale nei cuori di tanti seguaci del modernismo, mossi da una agitata, irrequieta, emotività che li spinge ad agire irrazionalmente, in una piena contraddizione.
Nel caso di diversi Sacerdoti si spiega l’indifferenza verso i doveri sacri, non rendendosi più disponibili per confessare e liberare dai peccati i penitenti, rifiutando l’adorazione dell’Eucaristia, provando un senso di repulsione naturale verso le cose sacre e le sostituiscono con iniziative pagane, che nulla hanno da spartire con Dio.
C’è un tempo per tutto, il miglior tempo va donato a Gesù Cristo e a quanto chiede Lui, che comporta per tutti noi una vita migliore.
Gesù oggi invita i Sacerdoti a restare delle ore nelle Chiese per adorarLo, farLo adorare, confessare i credenti desiderosi di liberarsi dai peccati e ricevere abbondante Grazia Divina. LA CHIESA È LA CASA DI DIO E NON UN LUOGO DI INIZIATIVE MONDANE E PAGANE.
La Chiesa è il luogo sacro dove si prega e si adora l’Eucaristia nella contemplazione intima, silenziosa. Senza schiamazzi e musiche rock. È il luogo della misericordia e del perdono, della verità e della piena adorazione di Dio.