AVERSA –Compie 90 anni il folgorino Sasso, eroe di El Alamein che gli è valsa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare

 

Sasso Agostino

di Nunzio De Pinto

 Proprio mentre il bersagliere parmense Mario Mercadanti, reduce della battaglia di El Alamein, scompariva mprovvisamente a novanta anni, l’aversano Agostino Sasso, paracadutista della “Folgore”, festeggiava nartedì scorso il suo novantesimo compleanno. Agostino Sasso partecipò alla seconda guerra mondiale, combattendo nella leggendaria divisione di Paracadutisti “Folgore”. Per l’eroico comportamento nella battaglia di El Alamein del 24 ottobre 1942 fu insignito di Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “Mitragliere già distintosi per coraggio, nel corso di aspro combattimento contro nemico preponderante, ferito in varie parti del corpo, rifiutava di recarsi al posto di medicazione e continuava a sparare finché non veniva sopraffatto”. (El Munassib , Africa Settentrionale – 24 ottobre 1942). Ritornato in patria dopo la prigionia in un campo inglese in Egitto, fu tra i fondatori della sezione ANPd’I “Gambaudo” di Caserta. Agostino Sasso ha ricevuto solamente nel 2006, a distanza di oltre sessanta anni dalla Seconda Guerra Mondiale, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Classe 1920, aversano, Agostino Sasso avrebbe meritato questa onorificenza al rientro in Patria subito dopo la fine della 2^ Guerra Mondiale. Sasso l’onorificenza l’ha conquistata combattendo per l’Italia nelle sabbie del deserto nordafricano. Inquadrato nella gloriosa Divisione Folgore che ebbe anche l’onore delle armi dagli angloamericani, aveva appena ventidue anni quando prese parte con la 6^ Compagnia “Grifi”, inquadrata nel 2° Battaglione “Folgore”, alla memorabile ed epica battaglia del 23-24 ottobre 1942. Durante la cerimonia di consegna delle onorificenza, avvenuta all’interno della Reggia di Caserta, Sasso stringeva fra le mani con orgoglio il suo “basco amaranto”, simbolo di coloro che hanno prestato servizio nelle aviotruppe. Nel ritirare il decreto le lacrime gli rigavano le guance, certamente commosso per l’alta onorificenza che il Capo dello Stato, Giorgio Napoletano gli ha concesso, ma, il pensiero andava commosso ai tanti amici della Folgore che, ventenni come lui, hanno dato la vita per la Patria. Erano cinquemila i paracadutisti della Folgore, ne rimasero circa trecento alla fine della battaglia di El Alamein. Questa onorificenza è anche per loro.  

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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