Auto elettriche: è il loro momento, ma la gente non lo sa

Fonte Virgilio

Un italiano su quattro vorrebbe un’auto elettrica. Il mercato offre già alcuni modelli che soddisfano le attese dei potenziali clienti, ma c’è ancora diffidenza.

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Auto elettriche: tutti i modelli che usufruiranno dei 5mila euro di incentivi

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190 milioni di euro in tre anni per le vetture – scooter compresi – a basse emissioni complessive. L’incentivo verrà erogato a fronte di una rottamazione e sarà possibile operare il retrofit.

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In Europa entro il 2014 ci saranno 4,1 milioni di punti di ricarica e nel 2017 saliranno a 7,7 milioni per un fatturato di 3,3 miliardi di euro. Un’occasione che spingerà la diffusione di massa della mobilità elettrica.

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Nel 2025 il prezzo di un pacco di batterie agli ioni di litio costerà il 70% in meno rispetto a ora. Queste le stime del nuovo studio McKinsey. Se così sarà, le vetture elettriche potranno competere con le vetture tradizionali e la loro diffusione aumenterà.

Hiriko, l’auto elettrica pieghevole che si ricarica in 12 minuti

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Quando saranno competitive le auto elettriche? Secondo la maggior parte degli italiani tra 10-15 anni. La risposta però non è corretta: sul mercato infatti ci sono già una decina di modelli elettrici pronti per circolare in strada.

I numeri non sono confortanti: nei primi otto mesi del 2012 sono state vendute appena 325 vetture elettriche (fonte: Unrae).
«Bisogna avere pazienza» dicono i costruttori. Anche il diesel, che oggi supera in numero i veicoli a benzina, ha avuto un fase di crescita molto lunga che si è spalmata su un arco di tempo di almeno tre decadi. I problemi erano simili a quelli che oggi si trova ad affrontare la mobilità elettrica: offerta limitata, alti costi d’acquisto e di utilizzo.

L’Unione europea sta facendo la sua parte per dare uno stimolo concreto alla riduzione delle emissioni dei veicoli, ma «è necessaria una strategia più ampia a livello mondiale e nazionale. Questa si deve basare su quattro pilastri fondamentali: l’incentivazione e lo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica, l’agevolazione degli acquisti per le amministrazioni pubbliche e per i privati e lo sviluppo del car sharing» ha dichiarato Jaques Bousquet, presidente Unrae, al convegno Una scossa alla città organizzato dal mensile Espansione.

In questo senso dovrebbero andare gli incentivi per la mobilità a basse emissioni previsti a partire dal 2013 (e che continueranno fino al 2015), di cui però pochi operatori sono soddisfatti. I fondi stanziati (140 milioni di euro in tre anni) sono troppo esigui e non sono destinati solo alle auto elettriche, ma a tutte quelle a combustibili alternativi che non abbiano emissioni superiori a 120 gr/km di CO2. Un provvedimento che, a detta degli esperti, aiuterà soprattutto il mercato delle auto a metano.

E pensare che la mobilità elettrica potrebbe essere un’importante leva di crescita e di ripresa per il settore dell’automotive che al momento sta soffrendo molto nel nostro paese. Tre italiani su quattro (fonte: ricerca Interactive-Espansione) vorrebbe un’automobile elettrica, ma l’offerta attuale non soddisfa le esigenze dei potenziali clienti.

La loro wish list è lunga e pretenziosa: l’autonomia dovrebbe essere di almeno 250 km e la velocità massima di 130 km/h. Il prezzo non dovrebbe superare quello delle vetture diesel o benzina, anche se qualcuno comincia a riconoscere alle elettriche un valore più alto. Il 37,5% degli intervistati ha infatti dichiarato che sarebbe disposto a pagarle un po’ di più di un modello equivalente a combustibile tradizionale. Per fare un pieno da 150 km, però, non si vorrebbe spendere più di 10 euro. Non solo: l’energia utilizzata per dovrebbe provenire dalle fonti rinnovabili e la ricarica si vorrebbe poterla effettuare nel garage di casa in non più di un’ora.

Una serie di richieste che non sono però così lontane dalla realtà: esistono già sistemi di ricarica rapida che impiegano solo trenta minuti per un pieno e poi i prezzi delle vetture si stanno abbassando. La media ora è scesa a 30mila euro, ma con gli incentivi e con la formula di noleggio si può arrivare anche a un prezzo inferiore ai 20mila euro.

«Oltre al ruolo attivo delle istituzioni, che dovranno agevolare il passaggio alla mobilità leggera, quello che serve adesso è una comunicazione più ampia ed efficace nei confronti dei consumatori. Da una parte attraverso le prove su strada, dall’altra attraverso l’informazione istituzionale che dovrà essere costruttiva e comunicare anche i vantaggi economici della mobilità elettrica. Allo stesso tempo, bisogna che aumenti il numero delle colonnine. Non si potrà avere un ritorno economico immediato, ma lo sviluppo delle infrastrutture porterà a un incremento delle vendite e viceversa» ha detto a termine del convegno Francesco Fontana Giusti, direttore immagine e comunicazione – Renault Italia al termine del convegno.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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