Andrea Dente scrive a Maurizio Buonocore presidente ANCL SU Napoli
Centro Studi “ Rinascimento “
Via Castriota c. 5
80058 Torre Annunziata                                                     c.a. Maurizio Buonocore
                                                                                                    Presidente ANCL SU NA
Caro Maurizio come da Tua cortese richiesta ( vedi facebook ) ti inviamo il verbale della riunione del 18 /3 con l’unico  punto all’ordine del giorno “ esercizio abusivo della professione “ .
Essendo  l’argomento alquanto serioso tanto da imporre sede ed atmosfera altrettanto torva, abbiamo per tale patibolare discussione scelto un piccolo localino vicino a Città di Pomigliano d’Arco, ove non ti è data  possibilità di scegliere il menù,che è fisso senza sorta di discussione, solo a fine serata se vuoi, ti è concesso ti ballare sui tavoli al ritmo di rumba .
Venerdì ore 20°°, in attesa dei ceci con la pasta (mista e asciutta come tradizione vuole) frittura di alici accompagnate con bruschette al basilico, il tutto innaffiato da biondo Fiano .
I ceci invece richiedono un corposo Aglianico del Volture o un Montepulciano datato , ma in barba alla tradizione l’abbiamo affogato con un nostrano e spumoso Gragnano .
Mentre attendevamo la faraona alla diavola , abbiamo assaggiato dei maruzzielli al peperoncino , e qua si cambiava il Gragnano con il Fiano .
Il tutto devo dire con tempi di portata molto elastici in modo da avere il tempo di discutere l’OdG .
Antonio introduce e dice << avete letto la sentenza ?â€
E qui viene il bello , espressioni di un colorito indicibile , non riportabili ma di sicura Tua interpretazione , povera cassazione !!
La discussione devo dire ,non è andata per le lunghe, perché a leggere il dispositivo emergeva la sensazione che l’estensore  del provvedimento   era completamente in preda ai fumi , e si spera solo dell’alcool .
Nel merito invece s’è notata una carente conoscenza ,(o ordito disegno ?) della norma regolante la materia e l’ignoranza di norme , regolamenti e principi che regolano le professioni Ordinistiche ,in special modo quelle contabili e jus lavoristiche.   .
La nostra è una professione in continua iperbole professionale , oramai non c’è campo in cui i CdL non recitano la loro parte, dalla gestione delle paghe , alla gestione delle risorse umane , dalla ricerca del personale , alla qualificazione dello stesso , dalla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, al marketing, alla contrattualistica, alle relazione sindacali, alle previdenze ed assistenze in genere , al nuovo processo del lavoro , la certificazione dei contratti , bilanci , dichiarazioni, business plan , rappresentanza in sede di contenzioso tributario  e tutto quanto la mente partorisce. Più gli obblighi derivanti dal decalogo deontologico che si siamo dati , ovvero la continua formazione professionale .
Noi siamo l’unica categoria che possiamo far tutto .
I limitati ( ordini , associazioni e patronati ) una volta ci snobbavano ora ci temono , ma a noi non ce ne fo..e più di tanto.
Certamente da fastidio quando vai a depositare il bilancio e qualche camera di commercio ti nega il deposito , ma questo è aggiustabile , il Consiglio Nazionale si farà  sentire , abbiamo la rappresentanza, i mezzi e gli attributi anche se femminili .
Una voce dall’altro capo del tavolo si solleva (Fortunato ) < Antò pianz a magnà , nun e dà rett,e po’ guai comuni mezza alleria > e giù uno scroscio d’applausi.
Nel frattempo è arrivata la faraone di nome e di fatto , ecceziuonal veramente , abbruscata e pepata al punto giusto .
Dopo poco sempre con calma , frutta di stagione e un pò di mousse al limone con un ditino
( novità )di grappa di Solopaca per pochi intimi .
Alla faccia degli abusivi !!!!!
Maurì a dire la verità ,sto fatto non c’ha fatto dormireÂ
Ma non intendevo per la sentenza della cassazione , parlavo da  faraon.
Saluti . Andrea Dente  Â
p.s. solo per puntualizzare a fine serata , quando s’è dato spazio al pentagramma , siamo stati spettatori e non danzatori , anche se la voglia era tanta , ma sai, eravamo in veste ufficiale .      Â