Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
II Settimana del Tempo Ordinario
Conversione di San Paolo Apostolo
+ VANGELO (Mc 16,15-18)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nella prima lettura della Messa viene descritta come avvenne la conversione di Paolo, un ebreo ellenizzato che godeva della cittadinanza romana. Non conobbe direttamente Gesù, sebbene a Lui contemporaneo, e, come tanti altri ebrei, avversava la neo-istituita Chiesa cristiana, arrivando a perseguitarla direttamente e ferocemente.
ALL’INIZIO ERANO I PAGANI E I NEMICI A PERSEGUITARE LA CHIESA, OGGI SONO GLI STESSI APPARTENENTI ALLA CHIESA A DISPREZZARLA,
ESSA VIENE VIOLATA INCESSANTEMENTE DAL PECCATO,
DIVISA NELLA SUA UNITÀ,
PROFANATA DAI SACRILEGI,
OSCURATA NELLA SUA VERITÀ.
MOLTI PASTORI NON DIFENDONO PIÙ IL GREGGE CHE DA GESÙ È STATO LORO AFFIDATO!
Alcuni fanno silenzio quando devono parlare con coraggio per difendere la verità e condannare l’errore e il peccato. Tollerano per non rischiare, scendono al compromesso pur di mantenere i loro privilegi. Così l’errore viene diffuso sotto formule ambigue ed il peccato non è più riparato, in una progressiva apostasia da Gesù e dal suo Vangelo.
Oggi occorre una grande forza di preghiera. Occorre una grande catena di sofferenza innalzata a Dio in riparazione.
La Chiesa dei Santi e dei Martiri è stata sostituita da tanti uomini senza Fede, e numerosi Pastori vivono come gli atei più disinvolti. Guardino le opere di San Paolo per ritrovare la Fede!
Senza la Fede in Gesù, le loro scelte sono pagane, anche le parole, i provvedimenti, le opere, l’impulsività e l’opposizione ai buoni Sacerdoti con complotti e diffamazioni. Non riescono neanche a capire tutto il Male che causano ai buoni, il loro accecamento mentale considera perfetta ogni opera immorale. Vivendo in questo modo dimenticano di essere Sacerdoti…
La persecuzione che l’oppressore Paolo attuava con ardore non era dettata da cattiveria ma da fervore verso la propria fede ebraica, ed impediva di seguire Gesù che i perfidi ebrei indicavano come un falso Profeta. In Paolo c’era tanta buonafede, era sincero nella difesa dell’ebraismo, non aveva ancora incontrato la Verità.
Dopo la sua conversione possiamo leggere il suo testamento in queste parole cariche di Fede inviate ai Corinzi: «Vi ho trasmesso innanzitutto quello che io stesso ho ricevuto: Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, fu sepolto, risorse il terzo giorno secondo le Scritture, apparve a Cefa, poi ai Dodici» (1 Cor 15, 3-5).
Dopo la sua conversione, San Paolo diffuse la Fede in Gesù con un impegno fuori dal comune, e numerose volte corse il rischio di perdere la vita, sfidando tanti pericoli pur di proclamare che solo in Gesù Cristo vi è salvezza. Racconta in alcune Lettere quello che patì per colpa dei nemici del Cristianesimo e delle intemperie.
Per lui non esisteva assolutamente la possibilità di un dialogo con chi non accettava interamente la predicazione di Gesù Cristo.
«Orbene, se anche noi stessi o un Angelo dal Cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema!» (Gal 1,8-9).
Anatema indica una condanna, l’abominazione e il distacco dalla Chiesa, questo grida oggi San Paolo nei confronti di quanti stanno modificando il Vangelo per allearsi con i protestanti e unificare le religioni.
«Le porte degli inferi non prevarranno contro la mia Chiesa!» (Mt 16,18).