ANCL CASERTA-Compensazione crediti
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Diritto Amministrativo | Fisco
Crediti delle imprese verso lo Stato: o compensazione o anticipazione
bancaria
Un importante passo in avanti è stato compiuto per accelerare i
pagamenti della p.a. – circa 20-30 miliardi – nei confronti delle
aziende. Il Governo ha varato il piano che prevede quattro decreti
dell’Economia e dello Sviluppo e un accordo fra banche e imprese.
Ecco, in sintesi, i provvedimenti adottati:
– un decreto attiene alla certificazione dei crediti delle imprese
verso le amministrazioni statali e gli enti pubblici nazionali;
– un decreto è relativo alla certificazione dei crediti verso gli enti
locali, le regioni e gli enti del servizio sanitario nazionale;
– un decreto istituisce la compensazione dei crediti verso la P.a.,
riconosciuta anche per contributi previdenziali e premi Inail, ma solo
se le somme dovute sono state iscritte a ruolo alla data del 30 aprile
2012;
– un decreto – del ministero dello Sviluppo Economico di concerto con
il Tesoro – prevede la creazione di un fondo di garanzia diretta
sull’anticipazione dei crediti verso la P.a.
Dunque, il primo passo che devono compiere le imprese per poter
arrivare alla compensazione dei crediti è ottenere la certificazione
che la somma non sia prescritta, sia certa, liquida ed esigibile. La
procedura, per la certificazione, prevede che il creditore invii
istanza all’amministrazione debitrice, la quale ha a disposizione
60
giorni di tempo per rispondere; se non riceve risposta entro tale
termine, il creditore, rivolgendosi alla ragioneria provinciale può,
se non sussistono impedimenti, ottenere la certificazione.
Con in mano la certificazione, è possibile accedere alla compensazione
del credito, rivolgendosi al concessionario della riscossione, nei
confronti di regioni e enti locali con debiti (iscritti a ruolo alla
data del 30 aprile) per tributi erariali e per tributi regionali e
locali ovvero per contributi assistenziali e previdenziali e per premi
Inail. L’agente della riscossione – di norma Equitalia – entro 3
giorni dovrà verificare la certificazione presso l’ente debitore,
il
quale è tenuto a fornire risposta nei successivi 10 giorni. Ottenuto
riscontro positivo, il concessionario comunica all’istante, entro 5
giorni, l’effettuazione della compensazione.
In alternativa, le imprese potranno ottenere unÂ’anticipazione
bancaria cedendo il credito.
pmi.it – Debiti PA, pronti i decreti: anticipo crediti, certificazione
e compensazione
ItaliaOggi, p. 27 – Crediti verso la p.a. con il timbro – Galli
Il Sole 24 Ore, p. 3 – Compensabili anche i debiti contributivi – Mobili
ItaliaOggi, p. 28 – Compensazioni fiscali allargate – Bartelli
Fisco
Al via dal 1° giugno la nuova tassazione dell’energia elettrica per le
imprese
LÂ’articolo 3 bis del Dl n. 16/2012, come convertito dalla legge n.
44/2012, ha previsto un aggravio contributivo per tutte le imprese e
gli enti non commerciali che utilizzano energia elettrica in locali e
luoghi diversi da quelli adibiti ad abitazione, cancellando al
contempo lÂ’esenzione per i consumi superiori a 1.200.000 kWh che si
realizzano in opifici industriali (imprese energivore).
Tali disposizioni – è ovvio – creeranno un aggravio impositivo
indistinto per i suddetti soggetti con un impatto molto differente e
non sempre adeguato ai singoli consumi.
Secondo le nuove norme, infatti, le imprese e gli enti non
commerciali, a prescindere da quanto consumato, se superano la soglia
dei 1.200.000 kWh, pagheranno unÂ’accisa mensile costante di 7.320
euro. Per tutti coloro che, invece, consumeranno fino a tale soglia,
vi sarà una tassazione ripartita: sui primi 200mila kWh consumati nel
mese si applica l’aliquota di 0,0125 euro per kWh; sui consumi che
eccedono i primi 200mila kWh consumati nel mese e che non sono
complessivamente superiori a 1.200.000 kWh si applica l’aliquota di
0,0075 euro per kWh.
Il paradosso è che quest’ultimi soggetti se avranno consumi prossimi
alla soglia indicata dei 1.200.000, senza però superarla, arriveranno
a pagare molto di più delle imprese energivore, che invece
conserveranno una situazione di privilegio.
Tale modifica del meccanismo di tassazione dellÂ’energia elettrica
utilizzata per fini industriali scatterà dal 1° giugno 2012. Da
segnalare che già dalla prima scadenza del 16 giugno 2012, tutti i
soggetti passivi dell’accisa relativa all’energia utilizzata in
locali
e luoghi diversi dalle abitazioni saranno tenuti a ricalcolare la rata
mensile sulla base delle nuove aliquote.
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 19 – Aumenti «differenziati» sui
consumi aziendali – Santacroce, Teramani
Lavoro | Professionisti
Riforma Fornero. I bilanci tecnici a 50 anni per le casse
previdenziali dei professionisti diventano obbligatori
A seguito della Conferenza dei servizi con il ministero dellÂ’Economia,
tenutasi la scorsa settimana, il ministero del Lavoro scrive agli enti
di previdenza dei professionisti con lo scopo di fornire le prime
indicazioni sulla riforma Fornero.
Nella nota protocollo n. 8272 del 22 maggio 2012, si fa il punto sul
quadro normativo che disciplina i criteri di vigilanza delle casse,
passando in rassegna il vecchio assetto disciplinato dal Dlgs n.
509/1994, dalla Legge n. 335/1995 e dalla Legge n. 296/2006, alla luce
delle modifiche apportate dal Decreto legislativo n. 201/2011.
In particolare, viene posta lÂ’attenzione sulle norme che riguardano i
bilanci tecnici e la sostenibilità degli enti previdenziali privati,
ricordando come il Dlgs n. 509/1994, a tal proposito, ha puntualizzato
che l’equilibrio di bilancio venga assicurato “mediante adozione di
provvedimenti coerenti alle indicazioni risultanti dal bilancio
tecnico, da redigersi con periodicità almeno triennale”.
Ma, il nodo centrale della nota di prassi è la novità apportata
dallÂ’articolo 24 del Dlgs n. 201/2011, che stabilisce lÂ’obbligo per i
suddetti enti previdenziali di adottare, entro il 30 settembre 2012,
misure finalizzate al raggiungimento dellÂ’equilibrio tra entrate
contributive e spesa per pensioni, sulla base di bilanci tecnici
riferiti ad un arco temporale di 50 anni. Il mancato rispetto di tale
obbligo porta all’applicazione, a partire dal 1° gennaio 2012, del
calcolo contributivo delle pensioni oltre che del contributo di
solidarietà dell’1% sulle pensioni già erogate per il periodo 2012/2013.
Nella nota, il ministero del Lavoro, avvicinandosi la scadenza sopra
indicata, ha tenuto a precisare che lÂ’arco temporale dei 50 anni,
precedentemente consigliato, è divenuto obbligatorio a seguito
dellÂ’entrata in vigore del decreto “Salva Italia”.
Nelle sue linee operative, il Dicastero ha dunque precisato che:
– lÂ’obbligo consiste in “una verifica di carattere straordinario
degli equilibri finanziari di lungo periodo”;
– non essendo stata modificata la precedente disciplina sulla
redazione dei bilanci tecnici, devono considerarsi confermati i
criteri del decreto interministeriale Lavoro/Economia del 29 novembre
2007, che ha stabilito i criteri per la redazione dei bilanci tecnici
su un periodo di 50 anni, con la conseguenza che si potrà tener conto
del valore dei rendimenti del patrimonio;
– per quanto riguarda la messa a disposizione dei parametri
macroeconomici per gli eventuali aggiornamenti, il Ministero precisa
che saranno resi noti entro il mese di giugno.
ItaliaOggi, p. 35 – Casse, i bilanci a 5 anni ora fanno meno paura –
Cirioli, Marino
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 18 – Rendimenti all’1% per le
Casse – Colombo, De Cesari
Tutela e sicurezza
La sicurezza non riguarda l’affitto dell’azienda
L’imprenditore che affitta l’intera azienda con macchinari non
in
regola con le norme sulla sicurezza non è punibile penalmente per gli
infortuni sul lavoro. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la
sentenza n. 19416, del 22 maggio 2012.
Pur evidenziando le disposizioni del D.Lgs. n. 626/1994, attuate ora
con il D.Lgs n. 81/2008, che vietano la fabbricazione, la vendita, il
noleggio di attrezzature e impianti non allineati con la normativa in
materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, i giudici
assolvono con formula piena il legale rappresentante di una srl che
aveva affittato l’azienda con dei macchinari obsoleti, non potendo
essere ricompreso tra i soggetti indicati dalle norme citate poiché
aveva concesso in affitto tutta l’azienda e non solo i singoli
macchinari.
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 21 – Esente l’affitto
d’azienda –
G.Ne. – www.csm.it
ItaliaOggi, p. 37 – Infortuni, paga il datore – Alberici – www.csm.it
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