ANCL CASERTA
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Attività Finanziarie
Recepita la direttiva Ue sui fondi comuni. Ancora molti dubbi su
regime fiscale e vigilanza
Sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 99 del 28 aprile 2012, Supplemento
Ordinario n. 86, è stato ospitato il Decreto legislativo n. 47/2012,
di recepimento della direttiva 2009/65/Ce, concernente il
coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e
amministrative in materia di taluni organismi d’investimento
collettivo in valori mobiliari (OICVM).
Nonostante lÂ’adeguamento del nostro ordinamento interno alle norme
comunitarie, alcune questioni riguardanti il regime fiscale dei fondi
comuni restano ancora da chiarire, presentando aspetti di non
immediata comprensione.
Uno di questi è quello contenuto nell’articolo 3, comma 1, lettera
c) che va a modificare lÂ’articolo 10-ter, comma 2, della legge n.
77/1983. In particolar modo, risulta poco chiara la parte in cui si
prevede che sui proventi derivanti dai fondi comuni non armonizzati
percepiti da soggetti non imprenditori, la ritenuta del 20% si applica
a titolo dÂ’imposta, nel caso in cui “il gestore sia soggetto a
forme
di vigilanza nei Paesi esteri nei quali sono istituiti, situati negli
Stati membri dell’Unione europea” e negli Stati dello Spazio
economico
europeo white list.
A tal proposito è intervenuta la relazione governativa per
puntualizzare che lÂ’azione di vigilanza prudenziale deve riferirsi al
soggetto gestore e non al fondo come affermato nella direttiva
2011/61/UE (Aifm), a cui gli stati membri dovrebbero adeguarsi entro
il mese di luglio 2013. Riferendosi sia ai gestori comunitari che a
quelli non comunitari, la direttiva dovrebbe indicare che, dal punto
di vista fiscale, l’importante è che la società di gestione sia posta
sotto vigilanza nello stato estero in cui ha sede. Proprio su questo
punto si attende un ulteriore, tempestivo, chiarimento.
Ancora perplessità derivano dall’articolo 6, comma 1, in cui si
prevede di poter utilizzare i risultati negativi maturati fino al 30
giugno 2011 sui fondi nazionali e lussemburghesi storici anche in
compensazione dei proventi dei fondi esteri armonizzati soggetti, in
Italia, alla ritenuta del 20%. Ciò in quanto è previsto che una Sgr
italiana possa istituire – dopo il recepimento del passaporto del
gestore – Oicvm esteri in regime di libera prestazione di servizi.
Anche in questo caso, la procedura con cui effettuare tale
compensazione non risulta chiara.
Il Sole 24 Ore 29 arpiel 2012 – Norme e Tributi, p. 19 – Compensazioni
«allargate» per i fondi – Barbagelata, Piazza
Diritto Amministrativo | Fisco
La legge sulle semplificazioni fiscali è pubblicata
Sono approdati in “Gazzetta Ufficiale” – n. 99 del 28 aprile 2012,
supplemento ordinario 85 – la legge n. 44 del 26 aprile 2012, di
conversione del Dl 16/2012 (semplificazioni fiscali), ed il testo
coordinato. LÂ’entrata in vigore delle norme vede la data del 2 marzo
2012 per quelle del testo originario e la data del 29 aprile 2012 per
le norme del testo definitivo.
Con la legge è stato rimosso il disallineamento della disciplina Iva
tra i limiti monetari stabiliti per le liquidazioni periodiche e
quelli stabiliti per l’accesso alle semplificazioni in materia di
fatturazione e registrazione delle operazioni da parte dei
contribuenti minori. Pertanto: i limiti di volume d’affari annuo
per
le semplificazioni degli obblighi di fatturazione e registrazione
delle operazioni sono stati portati a 400 mila euro per le attività di
servizi e a 700 mila euro per le altre attività ; per i contribuenti
che svolgono entrambe le attività senza distinguerle nell’annotazione
dei corrispettivi, si applica anche ai fini delle semplificazioni in
esame il limite di 700 mila euro.
Altre misure:
– in tema di responsabilità solidale, il committente risponde non
solo dei debiti previdenziali, ma anche dei mancati versamenti Iva
dell’appaltatore;
– i debiti si spalmano in rate (fino a 72 se si è in difficoltÃ
economica) crescenti, così sarà possibile pagare inizialmente importi
più bassi e, se si dimentica il pagamento una rata, il beneficio è
mantenuto;
– permane il regime del deposito Iva per tutto il tempo in cui i
beni restano in deposito;
– istituita la tassa di 100 euro (200 per i tragitti superiori a
1.500 chilometri) da pagare per ciascun passeggero di aerotaxi;
– sono introdotte semplificazioni Iva per gli operatori finanziari;
– gli organizzatori di escursioni sono esenti dall’obbligo di
fattura;
– come nel settore turismo, anche gli operatori agricoli possono
comunicare i dati dei lavoratori assunti anche tre giorni dopo
l’assunzione.
Il Sole 24 Ore – 29 aprile 2012, p. 4 – Cartella a rata crescente –
Morina, Morina
ItaliaOggi7, p. 11 – Contribuenti minori agevolati – Ricca
Il Sole 24 Ore – 29 aprile 2012, p. 3 – Pagamenti fiscali
dell’appaltatore: al via i «vincoli» per il committente
Il Sole 24 Ore – 29 aprile 2012, p. 3 – Più poteri per Gdf e agenzie –
Caprino
Fisco
In “GU” il decreto che approva le modifiche degli studi di settore per
il 2011
Il quadro degli strumenti necessari per il corretto adempimento
fiscale del contribuente sta per essere completato. In anticipo sui
tempi previsti dal Dl 16/2010, sul Supplemento Ordinario della
“Gazzetta Ufficiale” n. 99 del 28 aprile, è stato pubblicato il DM 26
aprile 2012, di adeguamento degli studi di settore.
Non resta che aspettare ora i correttivi anticrisi, i modelli
definitivi dei singoli studi e il software Gerico.
Intanto, il Decreto ministeriale di nuova pubblicazione è già di
grande ausilio, contenendo le istruzioni aggiuntive necessarie per
aggiornare sia gli indicatori di coerenza che quelli di congruità ,
necessari non solo per il calcolo vero e proprio della congruità del
contribuente, ma anche per la sua eventuale verifica ai fini
dellÂ’inserimento nelle liste di accertamento. Inoltre, il decreto
contiene anche gli elementi per l’evoluzione del parametro della
territorialità .
Si ricorda, infatti, che la revisione periodica degli studi di settore
è indispensabile per tener conto degli andamenti economici e dei
mercati, con particolare riguardo a determinati settori o aree
territoriali, oltre che per aggiornare o istituire gli indicatori di
coerenza economica. Il tutto ai sensi dellÂ’articolo 8 del Dl n. 185
del 2008.
La parte più importante del nuovo provvedimento è quella costituita
dagli allegati: dati e tabelle. In tutto più di 120 pagine di formule.
I primi tre allegati riguardano gli indicatori di coerenza e sono
raggruppabili in tre macro tipologie; gli allegati 4 e 5 riguardano
l’aggiornamento della territorialità per lo studio VM05U, mentre
gli
allegati 6 e 7 contengono le modifiche relative al fattore
territorialità .
Le modifiche approvate con il suddetto decreto, ai fini
dellÂ’accertamento, si applicano a decorrere dal periodo dÂ’imposta in
corso alla data del 31/12/2011.
Il Sole 24 Ore 29 aprile 2012 – Norme e Tributi, p. 19 – Studi con
obiettivo selettività – Pellegrino, Valcarenghi
Lavoro
Rivisto il sistema classificatorio per il Ccnl Penne, spazzole e
pennelli (Industria)
Il giorno 11 aprile 2012, tra Assoscrittura – Assospazzole e
FEMCA-CISL, FILCTEM-CGIL e UILTA-UIL, è stato firmato l’accordo che
fissa la revisione del sistema classificatorio del personale,
sostituendo l’art. 32 del Ccnl 14/4/2010, con decorrenza dal 1° giugno
2012.
I lavoratori vengono inquadrati in un’unica scala classificatoria
composta da 9 livelli; sono definite nuove declaratorie, con la
previsione di un nuovo livello 3S.
eDotto – Rinnovi CCNL del 30/4/2012 – Accordo Ccnl Penne, spazzole e
pennelli (Industria) del 11/04/2012
L’azienda si evolve continuamente. Il dipendente non sta al passo e
subisce il demansionamento
Un significativo passaggio della sentenza di Cassazione n. 6040 del 18
aprile 2012, afferma che “il danno alla professionalità è causalmente
ricollegabile alla continua evoluzione tecnica del settore, di guisa
che il demansionamento dell’O. da un lato non gli consentiva di
porre
a frutto il proprio precedente bagaglio professionale e,
dall’altro,
gli impediva di acquisire conoscenze aggiornate”.
Pertanto, il tecnico che, utilizzato in un settore nuovo, non di sua
competenza, perde l’opportunità di tenersi al passo con
lÂ’incessante
evoluzione dei sistemi informatici, subisce un danno professionale e
va perciò risarcito dal datore di lavoro, reo di averlo portato a
deviare verso mansioni meno qualificanti.
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