AMPAR-MEDIAZIONE

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A.N.P.A.R.  www.anpar.it (350.000 colegamenti  dal 20 arzo 2011) info@anpar.it
 
Al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Al PRESIDENTE DEL SENATO                                           
AL PRESIDENTE DELLA CAMERA 
AI GRUPPI PARLAMENTARI DEL SENATO E DELLA CAMERA
ALLA COMMISSIONI GIUSTIZIA DEL SENATO                                                                                                        ALLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA
A TUTTI I SENATORI E GLI ONOREVOLI  DELLA REPUBBLICA                                                                      A TUTTE LE SEGRETERIE DEI PARTITI E MOVIMENTI POLITICI

Il Comitato “La mediazione e i cittadini per la mediazione” facente capo all’associazione nazionale per la conciliazione & l’arbitrato  (A.N.P.A.R.), che ha promosso  la “Petizione popolare al Parlamento Italiano  e al Parlamento Europeo per la valorizzazione   della  mediazione civile  e  di tutti i sistemi A.D.R.  – Alternative Dispute Resolution -  (avente come principio basilare il rispetto  della sovrana volonta’ dei cittadini a risolvere le loro controversia da soli  alla presenza di un mediatore altamente professionalizzato ed IMPARZIALE ma soprattutto senza oneri aggiuntivi ne’ per lo Stato ne’ per il cittadino),

CHIEDE

al Governo e al Parlamento di NON approvare  l’articolo 2 comma 6 della proposta di legge n. 3900  “Nuova disciplina della riforma forense”,  con il quale si intende “riservare agli avvocati”  l’assistenza legale  stragiudiziale.
Il comitato  chiede  il rispetto dei diritti dei cittadini italiani ed europei, i quali devono avere la facolta’ di risolvere da soli  le loro controversie  senza “l’obbligatoria assistenza degli avvocati”.

Questi sono quelli che hanno discreditato la mediazione civile e l’arbitrato, si sono lamentati affermando (ingiustamente)  di indebiti arricchimenti da parte degli organismi di mediazione sulle spalle di ignari cittadini. Ed ora, cosa vorrebbero fare questi  personaggi? Convincere il Parlamento  ad approvare una norma   chiaramente anticostituzionale ( Artt. 3, 10, 13 e 23 della Costituzione ). Si vuole imporre per legge ai cittadini una restrizione alla loro libertà e volonta: quella di voler mediare piuttosto che  affrontare un giudizio, lungo, costoso  e dagli esiti incerti.

Nel frattempo, chi pagherà le  sanzioni che l’U.E imporra’  all’Italia per la  lentezza dei procedimenti?

Si prega gentilmente, nell’interesse dei cittadini, di  divulgare il presente comunicato.

Il presidente del comitato

Dott. Giovannni Pecoraro (presidenza@anpar.it) Cell. 347.8493146

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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