Al teatro Cimarosa di Aversa, in Vicolo del Teatro 3, sabato 12 aprile ore 21 sarà in scena Monica Sarnelli

Al teatro Cimarosa di Aversa, in Vicolo del Teatro 3, sabato 12 aprile ore 21 sarà in scena Monica Sarnelli in “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci”, recital anti misogino di straordinario successo, scritto da Federico Vacalebre, con la regia di Carlo Cerciello.
Con Monica Sarnelli, e con Cinzia Cordella.
Arrangiamenti musicali di Pino Tafuto e Salvio Vassallo. Disegno luci Andrea Iacopino. Aiuto regia e realizzazione video Fabiana Fazio.
Testo, canzoni e videoproiezioni, con la presenza virtuale di Enzo Gragnaniello, Peppe Lanzetta, Fuliggine, raccontano la città al femminile e le sue donne: femmene, malafemmene, mamme, puttane, figlie, trans, sirene, un filo narrativo ironico, ma serio, in cui si riflette su un mondo, quello della musica, non solo partenopea, ancora sin troppo maschilista.
La protagonista, Monica Sarnelli, si muove in una scenografia con tanti simboli e abiti: da sciantosa, da bammenella, da primadonna postmoderna, da brava ragazza, tra canzoni, aneddoti e racconti. Al suo fianco un’attrice ballerina (Cinzia Cordella), una pianista (Cristina Massaro) e un quartetto d’archi (Anna Rita Di Pace, Isabella Parmiciano, Tiziana Traverso, Monia Massa).

Gli arrangiamenti moderni sanno di tradizione, ma anche di electroswing, di rap, di tango digitale, che portano ai giovani il repertorio e le storie di Gilda Mignonette, Ria Rosa, Angela Luce, Gloria Christian, Mirna Doris, Lina Sastri, Teresa De Sio, Giulietta Sacco e altre ancora. Anche di loro la Sarnelli parla e canta tra momenti duri, sentimentali, femministi, altri sensuali, ironici: il sorriso, la rabbia, la pancia, il sesso, il ritmo, la melodia saranno chiavi di volta di uno spettacolo che usa le radici per imparare a volare. Un viaggio al termine della melodia perduta e patriarcale che ci porta da “Era de maggio” a Pino Daniele, da “Passione” a “Ipocrisia”, da “Preferisco il Novecento” a “Liù”, tra amare verità e dolci bugie. Con una sorpresa finale, la traduzione in napoletano di «Marea» di Madame, inno all’orgasmo femminile che diventa «Parea». Una ripresa artistica, ma anche politica, per rivendicare un argomento ancora troppo attuale.
Botteghino: dalle ore 16 alle 22 (0818908143), prevendita su ETES
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