AFFARI, MOGLI E REALITY: CHI È DONALD. BORSE IN AFFANNO

Il tycoon ha conquistato tutti gli Stati in bilico. Al partito repubblicano maggioranza a Camera e Senato. “Raddoppieremo nostra crescita e avremo economia più forte al mondo” promette il neo eletto. Ma le borse temono nuovo effetto Brexit e soffrono. Le parole di Hillary dopo la sconfitta: “Non smettete mai di lottare”. Le reazioni in Italia, Renzi: “Amicizia italo-americana forte e solida”. Attaccano le opposizioni

Il trionfo di Donald Trump e la disfatta di Hillary Clinton. L’America volta pagina mandando alla Casa Bianca uno dei candidati più controversi di sempre. Trump ha compiuto il miracolo e i sondaggi ancora una volta hanno dimostrato tutti i loro limiti. Il tycoon è riuscito a strappare alla candidata democratica, in leggero vantaggio alla vigilia, tutti gli Stati necessari per raggiungere (e superare) la fatidica soglia dei 270 necessari per la vittoria, consacrandosi così 45esimo presidente degli Stati Uniti. Dall’Asia all’Europa, i mercati affondano, col rischio di un nuovo effetto Brexit.Quello di Trump è stato un ‘filotto’ inarrestabile: Ohio, Florida, North Carolina. E poi ancora l’Iowa il Nevada, e così via. Uno per uno tutti gli stati in bilico, fino al colpo del ko con Alaska, Pennsylvania e Wisconsin. Il Tycoon arriva così a oltre 290 grandi elettori mentre Hillary resta ferma a 218. E intanto ad attendere Trump ci sarà un Congresso ‘amico’. Perché dalle urne dell’Election Day è uscita anche una schiacciante vittoria del Grand Old Party che mantiene il controllo sia della Camera dei Rappresentanti sia del Senato. 

Le parole di Hillary “Grazie a tutti coloro che mi hanno sopportato”
Dopo una notte da incubo,  la ex first lady nel pomeriggio ha parlato ai suoi supporters, ammettendo la sconfitta e ringraziandoli per il supporto. “I nostri giorni migliori devono ancora venire” ha ricordato la cendidata dem, invitando le bambine a continuare a sognare e ricordando che il loro lavoro continuerà anche dopo la sconfitta. Poche ore prima il candidato alla vicepresidenza Tim Kaine aveva ricordato che Hillary “Ha avuto il voto popolare”: ovvero, la maggioranza degli americani ha scelto la candidata dem, ma per il sistema elettorale americano, basato su grandi elettori, la vittoria è andata a Trump. Una vittoria che forse neanche il miliardario all’inizio della campagna elettorale immaginava e che ha ottenuto contro tutto e tutti. Clinton stamattina ha subito chiamato il rivale di mesi di durissima campagna elettorale, per concedere la vittoria. Lui ha ricambiato congratulandosi a sua volta con lei e lanciando un appello all’unità.

 

Il primo discorso da Presidente
Le congratulazioni a Hillary per la dura campagna elettorale e per quanto fatto per gli Usa, l’invito a essere uniti, la promessa di tornare a rendere grande l’America. Donald Trump annuncia ufficialmente la vittoria ai suoi sostenitori e nel suo primo discorso promette: “Non vi deluderò. faremo un lavoro eccellente. Raddoppieremo la nostra crescita e avremo l’economia più forte del mondo”. “Ora dobbiamo cicatrizzare tutte le ferite, il popolo americano è uno solo e deve essere unito”, ha detto Trump assicurando: “Sarò il presidente di tutti gli Americani, nessuno resterà indietro, nessuno verrà dimenticato”. “Cercheremo alleanze, non conflitti, nel mondo”  dice alla comunità internazionale sottolineando che gli Stati Uniti “andranno d’accordo con tutti coloro che vorranno andare d’accordo con noi”.  “L’America non si accontenterà più di nulla che non sia il meglio. Dobbiamo rilanciare il destino del nostro Paese, il suo grande sogno, con coraggio e audacia”. Prima di Trump sul palco il vicepresidente Mike Pence che ha parlato di una “notte storica”.

 

Borse in calo ma non troppo
Inversione di segno per le Borse europee dopo l’apertura contrastata di Wall Street. L’effetto Donald Trump, con il calo dei mercati dopo l’elezione del magnate alla presidenza degli Stati Uniti, sta quindi svanendo nel corso della seduta. Hanno invertito direzione e ora crescono Londra (+0,6%), Parigi (+0,3%) e Francoforte (+0,4%). Mosca continua a salire (+2,1%). Milano (-1,2%) e Madrid (-1,5%) sono le uniche Piazze negative. Si riduce il rialzo delle quotazioni dell’euro, schizzate nei confronti del dollaro in concomitanza con la certezza della vittoria di Trump alle elezioni Usa: la moneta unica europea a metà giornata viene scambiata a 1,11 dollari, poco sopra la parità rispetto al prezzo di ieri. Nei confronti dello yen l’euro è in leggerissimo calo a quota 114,45. L’elezione del repubblicano Donald Trump spaventa i mercati provocando il crollo delle borse asiatiche. Gli investitori temono per le ripercussioni sul fronte economico, commercio e immigrazione. Si attende anche la decisione della Federal Reserve che, dopo l’appuntamento elettorale, potrebbe aumentare i tassi. Le Borse asiatiche sono tutte in calo. Tokyo ha chiuso a -5,4%, Shanghai e Shenzhen -0,6 mentre Seul -2,2%.

 

Spread Btp-Bund risale a 162 punti, massimi da Brexit
Lo spread tra Btp e Bund risale a 162 punti base dopo il voto per le presidenziali statunitensi, rivedendo i massimi dal referendum sulla Brexit di giugno. Il rendimento del decennale italiano è all’1,72%. Dopo la corsa della mattinata le quotazioni dell’oro limano il loro rialzo: avvicinandosi a metà giornata il bene rifugio per eccellenza viene scambiato a 1.305 dollari l’oncia, con una crescita rispetto a ieri dell’1,7%

 

L’identikit dell’elettore di Trump
Maschi, bianchi, maturi e benestanti. A voler semplificare si potrebbe dire che questo è l’identikit dell’elettore tipo di Donald Trump. A suggerirlo sono i primi dati sulla composizione del voto ricavata dagli exit-polls, che non sono uno strumento perfetto per questo tipo di analisi ma che rappresentano comunque una prima risorsa per provare a capire cosa è successo in un’elezione che ha colto tutti di sorpresa. Secondo le cifre pubblicate dal sito dell’emittente televisiva CNN, il neo-presidente degli Stati Uniti ha conquistato la Casa Bianca proprio grazie a quei segmenti di elettorato che ci si aspettava avrebbero votato per lui. Gli uomini, per esempio, che nel 53% dei casi hanno scelto il suo nome sulla scheda. E gli uomini bianchi, in particolare che gli hanno dato fiducia in massa: 63%. Nel complesso, l’elettorato “white”, indipendentemente dal genere, ha preferito il candidato repubblicano (58% a suo favore), con percentuali crescenti man mano che si avanza con l’età. Nella fascia anagrafica compresa tra i 45 e i 64 i bianchi, maschi e femmine, hanno optato per il miliardario diventato politico nel 63% dei casi.

 

Reality, moglie, divorzi e immobili: ritratto di Trump
Costruttore, imprenditore e personaggio televisivo, Donald Trump ha vissuto sempre circondato da polemiche e scandali, da quelli professionali a quelli sentimentali. Nato il 14 giugno 1946 a New York (il padre è Fred Trump, figlio di immigrati tedeschi, ricco imprenditore immobiliare sposato con Mary Anne Macleod) è il quarto di cinque figli. Dopo un percorso scolastico travagliato, costellato da cambiamenti continui, negli anni dell’università inizia a lavorare con il padre nell’azienda immobiliare di famiglia, la Elizabeth Trump & Son, della quale prende il controllo nel 1971 cambiandone il nome in The Trump Organization, nonostante il primo fosse dedicato alla nonna paterna. Due anni dopo ne diventa presidente ritrovandosi a gestire più di 14mila appartamenti sparsi in tutta New York. Nel 1978 Trump conclude il primo grande affare acquistando una quota del Grand Hyatt Hotel di Manhattan e cinque anni dopo anche la Trump Tower, con i suoi 58 piani, è uno dei suoi successi. L’edificio però è travolto dall’accusa di aver ingaggiato per i lavori circa 200 operai polacchi irregolari. Sempre nel 1984 il tycoon decide di investire nel business dei casinò e apre il primo ad Atlantic City, nel New Jersey, che andrà in bancarotta sette anni dopo. Nei suoi quasi 40 anni da costruttore porterà al fallimento altre tre società.

 

Tre mogli, cinque figli e il cinema
Donald Trump è conosciuto anche per la sua burrascosa vita sentimentale. Si sposa la prima volta nel 1977 con Ivana Zelnickova con la quale ha tre figli: Donald jr., Ivanka ed Eric. Il matrimonio dura 15 anni, i due divorziano nel 1992 e l’anno successivo Trump sposa Marla Maples, madre di Tiffany. L’unione dura sei anni e ne trascorrono altrettanti prima della terza e attuale moglie, Melania Knauss, dalla quale nel 2006 ha avuto il quinto figlio, Barron William. Al cinema appare sempre nei panni di se stesso, come in Celebrity di Woody Allen e in Mamma ho riperso l’aereo. Il suo più grande successo mediatico è sul piccolo schermo con il programma televisivo The Apprentice, reality show dedicato agli aspiranti imprenditori, nato nel 2004 e poi trasmesso in Italia dai canali Sky. Nel 2015 lascia il programma, su richiesta della Nbc, dopo aver definito gli immigrati messicani “trafficanti di droga e stupratori”.

Donald e la prima moglie Ivana

Obama invita Trump alla Casa Bianca
Si era speso in prima persona, come nessun altro presidente prima di lui aveva fatto, ma non è bastato: Barack Obama lascerà la Casa Bianca a Trump. Nella notte, quando la sorprendente elezione iniziava a prendere forma, l’ormai ex presidente aveva lanciato un videomessaggio su Twitter “Non importa cosa accadrà, il sole sorgerà al mattino e l’America rimarrà ancora la più grande nazione al mondo”, esortando gli americani a rimanere uniti, qualunque fossero i risultati delle elezioni presidenziali. Ed oggi, una volta appresa la sconfitta della “sua” candidata, Obama si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria alle elezioni e lo ha invitato alla Casa Bianca domani, come riferisce la stessa Casa Bianca.

Le reazioni italiane
Congratulazioni e reazioni arrivano anche dal mondo politico italiano. Il premier Matteo Renzi, si è congratulato con il nuovo presidente “Il mondo saluta l’elezione di Trump. A nome dell’Italia mi congratulo con lui e gli auguro buon lavoro convinto che l’amicizia resti forte e solida” ha detto, sottolineando che “questo è il punto di partenza per tutta la comunità internazionale anche al netto di certe diffidenze da campagna elettorale. È un fatto politico nuovo che assieme ad altri dimostrano come siamo in una stagione nuova”. “Pazzesco. Questa è la deflagrazione di un’epoca. È l’apocalisse dell’informazione, della Tv, dei grandi giornali, degli intellettuali, dei giornalisti. Trump ha fatto un VDay pazzesco” ha affermato il leader del M5S Beppe Grillo. Positivo anche Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che parla di “vittoria del popolo contro i poteri forti”. Per Salvini, le politiche di Trump aiuteranno l’Italia nella lotta all’immigrazione e promuoveranno il made in Italy e i rapporti con Putin. Plaude al risultato elettorale anche il ministro dell’Interno e leader di Ncd Angelino Alfano: “Chiunque avesse vinto, l’Italia sarebbe rimasta amica degli Stati Uniti e viceversa. Il destino di libertà e democrazia dell’Italia e degli Stati Uniti d’America è sempre stato un destino comune che ha unito le due sponde dell’oceano, quasi che l’oceano stesso non ci fosse”.

Kellyanne Conway: “Trump sta ereditando grande caos nel mondo”
“In Europa dovrebbero essere preoccupati per il presidente che c’è stato negli ultimi 4 anni, l’ultima volta che ho controllato le cose non andavano molto bene. Trump sta ereditando un grande caos in tutto il mondo, ed è il motivo per cui a Clinton è stata negata la presidenza”. Lo ha detto a Sky TG24 HD la campaign manager di Donald Trump Kellyanne Conway, parlando delle reazioni europee all’elezione del tycoon come prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America. “A Clinton – ha proseguito -  si devono il caos in Medioriente, in Africa, la Primavera Araba, il caos in Siria. A lei si deve Bengasi. L’idea che Trump sia Presidente degli Stati Uniti rende l’Europa nervosa, ma guardate cosa è successo a questo Paese: andando ai suoi raduni potevo sentire grandi applausi quando diceva che Clinton vuole aumentare del 50% l’afflusso di profughi: la gente impazzisce per questo”. Il voto a Trump, ha proseguito, “non è la Brexit dell’America. La Brexit è stato un problema, Trump è un individuo, un movimento che ha implicato milioni di voti”. Parlando infine di cosa farà il futuro presidente al prossimo G7, Conway ha spiegato: “Trump ha detto alla comunità internazionale che metterà sempre l’America per prima, ma sarà un partner giusto e equo”.

    Mattia Branco

    Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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