A S I, CATTEDRALE DEL DESERTO, TENDE A RIPRENDERE QUOTA.
Caserta – Per far campare amministratori e vari disoccupati di origine politica, fa piacere apprendere, ora, una buona notizia riguardante l’ ASI di Caserta, uno dei tanti Consorzi, che ultimamente si era distinto per la sua inutilità e per le notevoli spese non giustificabili né più sopportabili dai consorziati.
Lo afferma la Segreteria Regionale della Confederazione Cisas, che ha sempre seguito i lavori del Consorzio ASI, che – qualche decennio fa – aveva una grande valenza ed importanza per lo sviluppo industriale del casertano e per l’occupazione di tanti lavoratori, successivamente divenuto solo una grossa Cattedrale del Deserto.
Grazie all’impegno della nuova Presidente del Consorzio, Raffaela Pignetti, subentrata al presidente Cappello, è iniziata una Amministrazione Trasparente, che viene seguita dalla stessa Pignetti e dal nuovo Comitato Direttivo dell’ Asi.
Con piacere, la Segreteria della Cisas nota che sono state tagliate oltre 400mila Euro di spese, dovute maggiormente al taglio delle indennità del Direttore Generale e dei vari dirigenti, in numero eccessivo rispetto al personale dipendente.
La stessa Indennità di Mensa, che viene concessa al personale quando non esiste la mensa aziendale, è stata ridotta perché abnorme ed in violazione delle disposizioni di legge, che fissavano la quota in Euro 7 per ogni giorno di presenza, mentre lo stesso personale percepiva addirittura 30 Euro, somma del tutto abnorme ed ingiustificata.
Inoltre, la nuova Amministrazione ha dato inizio ad una riorganizzazione dei servizi, prevedendo anche una incentivazione al personale, laddove vi fosse una produttività reale.
Altra cosa ammirevole ed importante, secondo la Segreteria della Cisas, è la eliminazione delle centinaia di inutili e costose consulenze a vari personaggi. Al momento ne sono rimaste solo alcune perché i due legali, in servizio presso la ASI, non avrebbero l’esperienza necessaria in alcune materie importanti per il Consorzio.
La Cisas si augura che tutti gli altri vari Consorzi, noti per le carenze ed i bilanci passivi e che non offrono alcun servizio agli utenti, prendano ad esempio il tentativo messo in atto dall’Asi, che si augura possa divenire – come una volta – veramente efficiente con un incremento delle assunzioni anche di quei disoccupati, una volta appartenenti alle Aziende operanti con l’Asi, prima che divenisse una Cattedrale del Deserto.