GRAZZANISE: LA POLIZIA MUNICIPALE ANCORA NEL MIRINO SVOLTISTA

 

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                            COMUNICATO UFFICIO STAMPA 15 –  26 luglio 2010

                         Un manifesto satirico del gruppo consiliare di Nuovi Orizzonti

                                   ha messo alla berlina l’intollerabile invadenza dell’ex sindaco

 

                                    Intanto, dal figlio-sindaco in carica è venuto un primo necessario chiarimento

 

GRAZZANISE  -  < Con un manifesto affisso in paese nell’ultimo week-end, il gruppo consiliare di minoranza Nuovi Orizzonti ha inteso nuovamente segnalare all’opinione pubblica l’invadenza perdurante ed ormai intollerabile dell’ex primo cittadino Enrico Parente. “Lei non è più sindaco! Se ne renda conto” hanno scritto i consiglieri comunali guidati da Federico Conte, stufi delle pressioni di stampo caporalesco con cui il padre del sindaco Pietro Parente tiene tuttora alta la tensione fra amministrazione svoltista e vigili urbani, al punto che gli operatori della polizia municipale, meno di una settimana fa, a conclusione di un loro comunicato di replica -riguardante la disattesa quanto fantomatica ordinanza che avrebbe istituito per i giorni festivi un’isola pedonale- hanno seccamente fatto osservare: “In merito alle consuete esternazioni del consigliere Parente è ovvio che si è di fronte all’ennesima pubblica menzogna”. Dunque, fra l’ex sindaco-padre Enrico ed i vigili urbani la pace (che un quotidiano ha molto ottimisticamente dedotto dal riconoscimento dell’inesistente ordinanza finalmente dichiarato dal sindaco-figlio in carica) ancora non c’è; né, prevedibilmente, potrà essere raggiunta finché il primo continuerà ad autoproclamarsi controllore “spietato” del servizio degli operatori della polizia municipale ed il secondo farà fatica a gettare acqua sul fuoco.

“Non è possibile screditare impunemente un corpo di polizia municipale, minando la fiducia della popolazione nei suoi confronti, nonché lo stesso attaccamento dei vigili urbani alle loro funzioni”: questa la considerazione di fondo esternata, al di là del complessivo tono satirico del manifesto, dai consiglieri di Nuovi Orizzonti, i quali si son spinti ad affermare che lo “spietato” vuole “necessariamente trovare un colpevole ai fallimenti del responsabile della polizia da lui nominato” e -va aggiunto- confermato dal figlio-successore con un provvedimento su cui il gruppo consiliare neorizzontese ha esposto una diffida che, fino a questo momento, non è stata seguita da alcuna formale risposta indirizzata ai firmatari. Lo stesso silenzio che tuttora grava sulla richiesta di convocazione del consiglio comunale che Nuovi Orizzonti inoltrò il 14 giugno per discutere nel civico consesso (e quindi non solo in giunta) dell’aumento della Tarsu reso noto dal presidente dell’amministrazione provinciale. Silenzio che non risparmia neppure l’altra diffida che il gruppo di Conte ha presentato affinché si riunisca l’assise cittadina per ascoltare le linee programmatiche e gestionali elaborate dalla maggioranza svoltista. Andando a riepilogare la dialettica che, fra tale maggioranza e l’opposizione, s’è imposta dall’inizio del mandato alla fase attuale, si trovano pochi momenti di costruttiva interlocuzione e più numerose ed aspre vicende rimaste irrisolte. Bisogna far piena luce sulle ragioni. Intanto, il manifesto apre un varco puntando sulla “figura del nuovo sindaco che, ringraziando il cielo, scevro da qualsiasi pregiudizio, trova anche il tempo di”…“smentire” e “zittire” il padre-capogruppo consiliare. Basterà a convincere il medesimo primo cittadino che un “nuovo corso” non potrà fare a meno di risposte rapide ed articolate alle domande puntuali e documentate che l’opposizione formula nel corretto esercizio dei suoi compiti di controllo e di stimolo? >.                            Il responsabile dell’Ufficio-Stampa, Raffaele Raimondo

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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