ANTENNA MONTE CERRITO : ECOMOSTRO IN ARRIVO A CASERTAVECCHIA. LA PROTESTA DEI RESIDENTI. L’APPELLO DI CIRO GUERRIERO.
 by giovanna paolino
“Mi hanno appena avvisato che stanno iniziando i lavori per l’installazione dell’antenna sul nostro amato monte Cerrito ,proprio a ridosso della croce del Giubileo Cosa possiamo fare ? Ci sarà un modo per fermare i lavori ? “.
Questo l’appello lanciato poco fa da Ciro Guerriero Presidente dell’Associazione Caserta Kest’e’- Movimento Caserta in Comune circa la notizia della istallazione di una antenna in uno dei posti piu’ suggestivi del territorio casertano.
“In queste ore -dice – stiamo al fianco delle associazioni e dei cittadini per fermare l’ ennesimo scempio al nostro territorio”.
Ieri la protesta dei cittadini del quartiere di Casertavecchia in occasione della via Crucis guidata da Don Nicola Buffolano e da Don Valentino Picazio. Il percorso si e’ concluso fino alla Croce del Giubileo allocata proprio sul Monte Cerrito.
Questi i fatti.
Un’impresa non autorizzata ha iniziato ad effettuare scavi a ridosso della Croce e all’ingresso del piazzale per l’implementazione di un sito per un ripetitore a servizio delle telecamere di videosorveglianza installate nel centro urbano casertano.
Il Comune di Caserta, infatti, il comune di Caserta intende istallare un ripetitore per consentire il funzionamento di una parte delle telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio cittadino. Non e’ la prima volta che si verifica una situazione del genere nel Comune di Caserta. Una analoga antenna abusiva sembra essere stata istallata anche sulla strada Casertavecchia – Castelmorrone.
Nei giorni scorsi e’ intervenuta sul posto una pattuglia del Corpo Forestale che ha fermato i lavori, attualmente anche perche’ l’impresa individuata in seguito a gara d’appalto del Comune di Caserta e’ risultata essere priva di adeguata d ocumentazione. Addirittura , secondo notizie che si stanno riconcorrendo , il terreno su cui dovrebbe essere istallata l’antenna , la cui altezza e’ pari a 4 metri, sarebbe di proprieta’ di un privato.
Installata da don Elpidio Rossetti negli anni ’80 su invito del Vescovo di Caserta Mons. Vito Roberti a ricordo del Concilio Ecumenico Vaticano II, la Croce del monte Cerrito (430 s.l.m) di Casola è un chiaro ed esplicito richiamo ai valori dello spirito di cui tanto oggi abbiamo bisogno.
La Croce alta 27 m. è stata illuminata in occasione del Giubileo del 2000 che ha celebrato l’avvento del Terzo Millennio per dare un segno della nostra appartenenza a Cristo, unico Salvatore del mondo. La Croce che guarda sulla vasta piana di Terra di Lavoro ci indica la strada della salvezza che passa attraverso la sofferenza come partecipazione alla passione e morte di Gesù Cristo
Per gli abitanti del posto volgere lo sguardo verso la Croce significa credere che l’unico Redentore dell’uomo è Gesù Cristo, morto per la nostra salvezza
In occasione del Bimillenario della nascita dell’Apostolo Paolo il gruppo di preghiera “La Famiglia di Padre Pio†ha coinvolto tutta la comunità del Quartiere per la costruzione di quattordici stazioni della via Crucis per ricordare a tutti i credenti che come dice Paolo .
La Croce del Monte Cerrito rappresenta il punto nevralgico del processo di valorizzazione del territorio pedemontanto di Casertavecchia che si articola intorno all’Eremo di San Vitaliano. Un processo di valorizzazione e di riqualificazione della cultura e della storia casertana portato avanti con pazienza e costanza dai volontari del posto ai quali le istituzioni , che ora investono per realizzare il mostro gigantesco dell’antenna, non hanno mai fornito alcun contributo finanziario.
I cittadini dell’area sono disposti a tutto pur di difendere il loro territorio da quella che essi definiscono la folle idea del Comune di Caserta.
” Mi rivolgo- conclude Ciro Guerriero – a chi ieri ha percorso la via crucis ,e lungo il cammino di fede ,ha trovato in questo luogo mistico e meraviglioso ,un senso di estrema pace Non lasciamo che questo nostro posto diventi uno sciacallaggio di innovazione e modernità È la nostra storia La storia di Terra di Lavoro”.