GRAZIE AL NOSTRO VALENTINO

di Raffaele CARDILLO

Purtroppo, nostro malgrado, a Valencia il miracolo non c’è stato, comunque lo spettacolo non è mancato è sempre grazie al nostro Valentino, che pur partendo ultimo nella griglia, ha fatto una rimonta strepitosa dando prova della sua classe adamantina, un eroe omerico che, pur lottando tra mille avversità e congiure, è riuscito ad arrivare quarto, tuttavia non bastevole per il raggiungimento del suo 10° titolo mondiale.
E’ da notare, solo per onore di cronaca, che il Bruto alias Marquez, come da copione, ha recitato la sua parte in maniera egregia, tirando la volata al suo degno compare Lorenzo.
Bisogna dire che il “el cabroncito”, il Sancho Panza d’antan, ha assolto il suo ruolo di scudiero del conterraneo, con estrema diligenza e rigore, portando a termine la sua missione, perfettamente in linea con i dettami che qualificano i consiglieri fraudolenti di dantesca memoria. Ritornando al nano catalano (vedi Marquez) ci rifacciamo alla canzone di De André che così recitava: un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del cu …!
Non siamo adusi a usare il turpiloquio e di questo ce ne scusiamo, purtuttavia, abbiamo l’animo al massimo grado esacerbato, da questa autentica macchinazione della consorteria spagnola, ai danni del gigante di Tavullia.
Sappiano, però, gli innominabili iberici, che la dignità e il valore del nostro Valentino rimarranno integri e non sono stati neanche scalfiti e, non sarà questa ruberia, a farlo andare in ambascia, resterà solamente una puntura di spillo sulla carriera del nostro campione.
Di una cosa, però, siamo certi, che il prossimo anno sarà tutta un’altra storia e il 10° titolo della moto GP non sarà più un sogno per il nostro mitico 46 e ai nemici di sempre potremmo dire “ ci rivedremo a Filippi”.
Con immutato affetto Valentino!