+ VANGELO (Mt 28,16-20)

Domenica 31 maggio 2015

 

SANTISSIMA TRINITÀ

Gesù che parla alla gente

 

+ VANGELO (Mt 28,16-20)

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando Lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù invia gli Apostoli ad evangelizzare il mondo e riferisce le parole da pronunciare quando battezzeranno. Parla del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ed indica un solo nome, ma sono tre denominazioni. Le tre denominazioni sono un solo Dio, per questo vengono presentati nel Nome. Tre sono le Persone con un solo Nome: Trinità.

La sostanza è identica, come anche l’Essere, lo Spirito, una sola volontà in tre Persone Divine.

Negli uomini che vivono nei peccati è diverso: essi hanno tre volontà in una sola persona…

Gesù esplicita la Santissima Trinità prima di ascendere al Cielo e pronuncia la formula del Battesimo, unita all’invio nel mondo per convertire i popoli all’unico e vero Dio. “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

Dopo avere rinnovato i misteri della salvezza dalla nascita a Betlemme fino alla venuta dello Spirito Santo, la liturgia ci propone il mistero centrale della nostra Fede: la Santissima Trinità, fonte di tutti i Doni e le Grazie, mistero ineffabile della vita intima di Dio.

A poco a poco, con pedagogia divina, Dio è andato manifestando la sua realtà intima, rivelandoci come Egli è, in se stesso, indipendente da tutto il creato. Nell’Antico Testamento fa conoscere soprattutto l’Unità del suo Essere, completamente distinto dal mondo, e la qualità del suo rapporto con esso, da Creatore e Signore.

Ci viene insegnato in tanti modi che Dio, a differenza del mondo, è increato, che non è limitato in uno spazio (è immenso), né in un tempo (è eterno). Il suo potere non ha limiti (è onnipotente).

Il mistero della Santissima Trinità è il punto di partenza di ogni verità rivelata e la fonte da cui procede la vita soprannaturale e verso la quale siamo avviati. Siamo figli del Padre, fratelli e coeredi del Figlio, continuamente santificati dallo Spirito Santo per somigliare sempre più a Cristo.

La Trinità beatissima, mistero centrale della vita della Chiesa, è continuamente invocata in tutta la liturgia.

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo siamo stati battezzati, e in questo Nome ci vengono perdonati i peccati; molte preghiere che recitiamo cominciano o finiscono con un’implorazione al Padre, mediata da Gesù Cristo, in unità con lo Spirito Santo.

La Trinità è il mistero principale del Cristianesimo, ed insieme all’Eucarestia lo distingue da tutte le altre religioni, è il mistero che Dio ha voluto rivelare nella fase conclusiva della missione di Gesù perché tutti comprendessero il corretto significato di un Dio in tre Persone.

Nella Scrittura troviamo per la prima volta la rivelazione di tale mistero nel momento del Battesimo del Signore: “Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di Lui” (Mt 3,16-17).

Nel Vangelo Gesù parla più volte, in modo chiaro e distintamente, del Padre, del Figlio e dello Spirito: chiama il Padre Dio, dice di essere il Figlio di Dio, ma stupisce maggiormente quando promette il suo Spirito dopo la usa morte e Resurrezione per continuare la sua opera. Non li lascia soli nell’apostolato pieno di insidie, dona ad essi e poi ai cristiani lo Spirito per completare la sua opera. I cristiani docili alle ispirazioni dello Spirito Santo compiono un vero cammino di Fede.

Nel Vangelo di Giovanni si trovano molti riferimenti al mistero trinitario, soprattutto nei discorsi di addio. “Tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv 15,15). Ma in nessuna pagina delle Scritture troviamo la parola Trinità, essa comincia a circolare nelle comunità cristiane verso la fine del 190 d. C.

Con il passare degli anni la comprensione dei misteri divini diventava sempre più chiara, ma già le prime comunità cristiane credevano nel mistero del Dio Uno e Trino.

La Trinità abita nella nostra anima come in un tempio. E San Paolo ci fa sapere che “l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom 5,5). E lì, nell’intimità dell’anima, dobbiamo imparare a frequentare Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

Oggi la Parola che meditiamo è costituita dagli ultimi versetti del Vangelo di Matteo, le parole che concludono la missione terrena di Gesù con due affermazioni che manifestano la sua divinità e l’Amore infinito verso tutti noi: “Mi è stato dato ogni potere. (…) Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

È l’ultimo avviso che dà ai discepoli, ricorda a tutti che a Lui è stato dato ogni potere, quel potere peraltro dimostrato ampiamente nella sua vita terrena e tutti i credenti dovranno rivolgersi a Lui per ricevere le Grazie e non più alle false divinità.

I veri credenti chiedono l’intercessione di sua Madre, consapevoli che ad Ella non nega nulla e che ha la facoltà di distribuire le Grazie.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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