Letteratitudini – La “Grande Guerraâ€: dolore ed umana pietà nella testimonianza poetica di Giuseppe Ungaretti.
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Cancello ed Arnone (Matilde Maisto) – Nel 1° Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel Primo Conflitto Mondiale, il gruppo di “Letteratitudini†ha organizzato un incontro dal tema: La “Grande Guerraâ€, dolore ed umana pietà nella testimonianza poetica di Giuseppe Ungaretti.
Come sappiamo l’Italia e l’Europa nel 2015 ricordano il centenario della “Grande Guerraâ€, un conflitto caratterizzato da decine di milioni di morti, infatti fra il 1914 e il 1918 il mondo fu sconvolto dalla Prima Guerra Mondiale, uno spartiacque storico ch segnò la fine di un’epoca: l’età delle rivoluzioni industriali, dell’illuminismo e del positivismo, con la sua ottimistica fiducia nella razionalità , nel progresso e nella scienza, terminò nel sangue.
La scintilla della Grande Guerra fu l’attentatodi Sarajevo, avvenuto esattamente 101 anni fa, il 28 giugno 1914. L’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono d’Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia, in visita nella città , caddero sotto i colpi di pistola esplosi dal rivoluzionario bosniaco Gavrilo Princip.
Fu così che ebbe inizio la guerra, ufficialmente un mese più tardi, il 28 luglio 1914, e fu un evento destinato a cambiare radicalmente non solo la geopolitica dell’Europa, ma anche il modo di pensare e di agire dei suoi cittadini.
L’Italia dichiarò guerra all’Austria il 24 maggio 1915, entrando così nella Prima Guerra Mondiale. I nostri morti nel conflitto furono 1,24 milioni. Di questi 651mila militari e 589 mila civili.
E’ proprio in questo contesto storico che il professore Raffaele Raimondo, relatore della serata, desidera ripercorrere in una obbligata sintesi l’itinerario poetico e la vicenda umana di Giuseppe Ungaretti: uomo del nostro tempo, poeta che fuunico fin dal suo esordioe, per tutta la vita, mantenne fede a quella espressione, direi quasi filosofica, dell’uomo di pena. Â