CASERTA-IL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
Elaborato dell’alunno Roberto Di Nisio della classe 2 D dell’ISISS “Terra di Lavoro†di cui è dirigente scolastico la dott.ssa Emilia Nocerino, realizzato durante il corso di aggiornamento volto alla formazione nell’ambito della comunicazione coordinato dal Prof. Marco Lugni e letto nel corso della odierna cerimonia per il 70° anniversario della liberazione
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IL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONEÂ
Oggi si celebra in tutta Italia il settantesimo anniversario della Liberazione. Il termine indica il periodo e gli avvenimenti politico-militari, che portarono al ripiegamento delle truppe tedesche dai paesi occupati in Europa durante la seconda guerra mondiale. In Italia, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra l’Italia e le Forze anglo-americane, gli ex alleati germanici divennero nostri avversari compiendo rappresaglie e rastrellamenti di uomini da deportare in Germania. Il 9 settembre del 1943, in Roma, sorse il Comitato di Liberazione Nazionale con l’obiettivo di scacciare definitivamente i tedeschi e creare le condizioni della rinascita democratica dell’Italia. La fiera azione della riscossa popolare diede vita alla nostra Resistenza il cui epilogo avvenne nell’ultima settimana di aprile del 1945. Il 29 aprile 1945 venne firmata la resa incondizionata nel quartier generale alleato nel palazzo reale di Caserta tra la delegazione tedesca e quella degli alleati anglo-americani-franco-russo. Caduto il fascismo il 25 luglio 1943, conclusa la sanguinosa guerra il 29 aprile 1945, l’Italia avviò il processo di revisione della forma istituzionale che, col referendum del due giugno 1946, divenne Repubblica. Numerosi i casertani caduti per la riconquista delle libertà democratiche, tra i quali spiccano le medaglie d’oro al valor militare Ugo De Carolis, maggiore dei carabinieri, trucidato alle Fosse Ardeatine, ed il capitano di complemento Antonio Iannotta di Pignataro Maggiore durante la lotta partigiana in Italia centrale. Soltanto alcuni esempi estrapolati da un elenco ben più lungo di partigiani quali dobbiamo la Liberazione d’Italia.
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