E Angelina non esiste. E’ un nome buffo per prendermi gioco dell’amore. Meglio l’empatia. Quando si aspettano da me qualcosa faccio il contrario per essere mobile”. Così Cesare Cremonini ai microfoni di Radio Club 91 intervistato da Janpa Serino e Marta Marandola mentre, partito da Bologna e reduce da sette date di sold out stava per fare il suo ingresso nella stazione di Napoli, pronto per il concerto di questa sera al Palapartenope. “Ultimamente da quando sono in tour ascolto la mia musica solo sul palco. Ma quando canti sei talmente concentrato che non riesco a godermela. Mi piacerebbe qualche volta assistere ad un mio concerto. Amo questa città che visito sempre con gli amici musicisti di “Le Strisce” che mi fanno da guida”, E sui social non si dice contrario ma  “ne sono dipendente in maniera cosciente. Un social net non deve diventare una cosa seria”. L’artista ha preannunciato un concerto “caldo, con nulla di prevedibile, come nell’album. Voglio l’esplosione d’animo di un fuoco d’artificio. Ciò che canto è ciò che sento. La musica leggera non deve dimenticare di portare nei live uno shock. Oltre le canzoni cerco di proporre uno spettacolo. Il mio ultimo album Logico lo paragono ad un romanzo senza finale perché cerco di lasciare aperte delle porte che guardino sempre al futuro. Le sonorità sfiorano il muro dell’elettronica e con queste sonorità faccio burla dell’amore. L’empatia la fa da padrone più che l’amore. Non esiste soltanto l’io e te. Quanto ad Angelina non è una fan. Non ho l’abitudine di far entrare nelle canzoni le fan che vengono ai concerti. Dentro le mie canzoni ci sono immagini di vita quotidiana. Angelina è un nome buffo che racchiude una serie di episodi.Â
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Potete riascoltarla quiÂ