Commenti di Veritas

 

a sx Franco Di Pasquale

a dx Massimo Picariello

Ho letto con interesse l’articolo inerente all’inaugurazione della sede Udc sita in via Roma domenica scorsa. Essendo un ex Alleanzino ( o finiano a dir si voglia) il mio trasporto nella disamina dello stesso si è rivolta in modo particolare ai contributi sia del sig. Di Pasquale Franco , sia del sig. Picariello Massimo , entrambi esponenti di spicco del Pdl locale. Quivi due considerazioni su di un piano logico debbono essere elaborate. Primo, il coordinatore cittadino Pdl, Picariello, evidenzia come il Primo cittadino sia costretto a fornire delucidazioni circa l’andamento dell’attività esecutiva ai cittadini, biasimando una mancanza di operatività e/ o coinvolgimento sul territorio e tra i partiti come movente di questo suo moto riparatore. Francamente non credo che questa asserzione possa definirsi giusta nella sua formulazione dato si che il Primo cittadino per espressione popolare e per inclinazione , in realtà come la nostra, ossia piccola, già si confronta col popolino quasi quotidianamente . Basti pensare ai vari consessi ove la pubblicità e la trasparenza sono di un’evidenza disarmante, dando allo spettatore la visione effettiva di ciò che l’amministratore svolge, o che , impegni istituzionali a parte , ci sia una frotta perseverante presso la casa Comunale tutti i giorni . Ma il punto non è questo. Il Sindaco si definisce uomo del Pdl da sempre . Si è schierato al fianco di questo partito fin dalle elezioni europee. E’ delegato nazionale del PDL. Si è costituito come gruppo di maggioranza consiliare. Ma soprattutto ha una storia personale che parte da radici ben salde nel vecchio Msi , passando per An, fino al Pdl attuale, senza esserne mai stato ne escluso ne espulso. La critica apportata in questo senso, poteva fluire in un punto di ponderazione allorché non vi fossero state delle vicende pregresse , fatti di scontri a colpi di manifesti elettorali (firmati dal capogruppo di minoranza consiliare e dallo stesso coordinatore ) che hanno minato, a mio modo di vedere, un raffronto reciproco nell’inserimento all’interno del partito di riferimento dello stesso Sindaco. E per questa condicio del Pdl paesano, e della sua composizione, fin dalla sua genesi , che domando: come si può additare un rappresentante del paese nella sua massima carica come estraneo ai partiti se , il proprio di riferimento lo osteggia in toto e in primis ?
Il secondo punto è il seguente. In passato si è parlato di scontri interni al Pdl locale. Il sig. Di Pasquale asserisce: “ …. nel PDL combatto per la libertà, ma non ci vogliamo più bene”. Singolare , piuttosto anzichenò, nonché palese dimostrazione di frattura politica netta. Queste parole non lasciano adito ad altre interpretazioni. Una forte accentuazione di questa sorta di dilemma interno sta nel fatto che , la ricucitura è talmente macchinosa e contorta, per coloro che la tentano,per non dire difficile, che una fetta del partito in questione ha ritenuto di parlare per bocca del sig. Di Pasquale Franco, evitando di presentarsi alla presentazione di una nuova creatura sezionale compatti di fronte ai vari esponenti di partito locali.
Nessuno vuole troncare un diritto all’opposizione locale di fare il proprio mestiere, ne ad un partito di essere fonte di vocazione e di orientamento dei propri elettori, ma ai singoli spettatori non si può evitare di poter esplicare delle considerazioni sulla base di comportamenti un tantino contradditori e non del tutto coerenti.
Un ultima cosa. Sul giornale di ieri vi era una notizia riguardante la richiesta da parte di 42, tra sindaci ed esponenti di Pdl del territorio casertano, per ottenere le dimissioni dei vertici del partito provinciale sen. Giuliano e sen. Coronella; il Pdl a Cancello ed Arnone come si comporterà in merito? Si accoderà a questa richiesta o serberà una sorta di fiducia ai due parlamentari?
Saluti Veritas.